25 novembre Santa Caterina d'Alessandria: la giovane megalomartire che disse no al suo carnefice
Il 25 novembre ricorre nel calendario cristiano la commemorazione di Santa Caterina d’Alessandria e dal 1999, su iniziativa dell’ONU, la ricorrenza coincide con la Giornata Internazionale contro la vi...

Il 25 novembre ricorre nel calendario cristiano la commemorazione di Santa Caterina d’Alessandria e dal 1999, su iniziativa dell’ONU, la ricorrenza coincide con la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Per la cultura laica la data di oggi rimanda all’assassinio delle sorelle mariposas, ovvero Patria, Maria Teresa e Minerva Mirabal, violentate, torturate e uccise il 25 novembre del 1960 per essersi ribellate alla dittatura Dominicana di Trujillo e alla cultura machista che non riconosceva alle donne uno spazio pubblico e politico. Il resto è noto e sulla giornata di oggi si leggerà ovunque.
Tuttavia, ciò che forse non tutti sanno e’ che anche Santa Caterina d’Alessandria fu uccisa per volere di un uomo, quando lei era appena diciottenne. La giovane bella e talentuosa, colta e intelligente incuriosì a tal punto un imperatore pagano intorno al 300 dopo Cristo, è in dubbio se Massenzio o Massimino Daia, che egli la invitò a corte per comprendere l’origine della sua fama, rimanendone talmente affascinato da chiederla in sposa, offrendole terre, potere e ricchezze purché lei si convertisse al culto degli dei. Tuttavia Caterina, secondo la leggenda e le poche notizie tramandate, da convinta cristiana rifiutò fermamente l’offerta e l’imperatore, nonostante il fulgido eloquio della giovane fosse riuscito a convertire qualche centinaio di soldati e finanche un gruppo di retori, non si lasciò convincere ed anzi, mandò al rogo tutti quelli che avevano sposato le tesi cristiane di Caterina e per lei ordinò il martirio sulla ruota dentata, un ordigno di legno su cui erano sistemati punteruoli affilati per scuoiarla viva. Secondo la leggenda, la fiera Caterina accettò la condanna pur di non sottomettersi ma, al momento del martirio, un fulmine spacco’ in due la ruota e l’imperatore, deciso a portare a termine il suo piano criminale, la fece decapitare. Al momento dell’esecuzione, sempre secondo la leggenda, dalla testa di Caterina inizio’ a sgorgare latte in luogo del sangue, in segno della sua purezza e due angeli sopraggiunti ne trasferirono il corpo sul monte Sinai, dove sorse il grande Monastero a lei intitolato considerato il più antico Monastero cristiano ancora esistente.
La morte di Santa Caterina è avvenuta ad Alessandria d’Egitto nel 305 dopo Cristo: da allora sono trascorsi esattamente 1718 anni e sulle conseguenze del rifiuto che una donna manifesta ad un uomo, siamo qui a chiederci, ancora oggi, cos’è cambiato.