A rischio le elezioni RSU del 14: per il TAR del Lazio vanno sospese
Le elezioni RSU, attese in tutta Italia dal 14 al 16 aprile 2025, potrebbero non tenersi. Una decisione imprevista del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha infatti scosso il panorama sindac...

Le elezioni RSU, attese in tutta Italia dal 14 al 16 aprile 2025, potrebbero non tenersi. Una decisione imprevista del Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha infatti scosso il panorama sindacale del comparto Istruzione e Ricerca, con un decreto cautelare monocratico che ha disposto la sospensione della tornata elettorale. La misura è stata adottata sabato 12 aprile, a soli due giorni dall’inizio delle votazioni, su istanza del CONITP – Comitato Nazionale Istruzione Tecnica Professionale.
Il ricorso del CONITP e il decreto del TAR
Il provvedimento è stato emesso dalla presidente della Sezione Quarta Ter del TAR del Lazio, Rita Tricarico, che ha accolto l’istanza cautelare del CONITP, ritenendo fondate le ragioni del sindacato e riconoscendo una situazione di “estrema gravità e urgenza”. Le elezioni, si legge nel decreto, dovrebbero essere sospese fino alla camera di consiglio collegiale fissata per il 6 maggio 2025, quando il tribunale si esprimerà in via definitiva.
I motivi dell’esclusione e la posizione del sindacato
Il cuore del contenzioso riguarda l’esclusione del CONITP dalle liste elettorali per le RSU 2025. Secondo l’ARAN, il sindacato non avrebbe formalizzato l’adesione all’Accordo Quadro del 7 agosto 1998 entro l’11 marzo 2025, come richiesto dal protocollo elettorale.
Il CONITP, però, sostiene il contrario. Afferma di aver già espresso la propria adesione nel 2014 e richiama a supporto una comunicazione dell’ARAN del 28 gennaio 2025, in cui risultava pre-caricato nella piattaforma digitale per la presentazione delle liste.
La notifica del decreto e la richiesta agli enti
In data 12 aprile 2025, gli avvocati Aldo Esposito e Ciro Santonicola, difensori del sindacato, hanno notificato ufficialmente il decreto al Ministero dell’Istruzione e del Merito e all’ARAN, richiedendo l’immediata sospensione delle elezioni RSU. Nella comunicazione formale, i legali hanno sottolineato la natura immediatamente esecutiva del provvedimento e hanno chiesto che fosse inviata una tempestiva informativa a tutte le istituzioni scolastiche, alle commissioni elettorali e alle organizzazioni sindacali coinvolte.
Le parole degli avvocati Esposito e Santonicola
“Il provvedimento del TAR Lazio rappresenta un atto di garanzia democratica”, hanno dichiarato Esposito e Santonicola. “Quando l’esclusione da un processo elettorale rischia di produrre danni irreparabili, è giusto che la giustizia intervenga in modo urgente.”
I due legali hanno inoltre evidenziato come questa decisione si inserisca nel solco della giurisprudenza che valorizza il principio del favor partecipationis, secondo il quale l’accesso alle elezioni deve essere favorito e non ostacolato da formalismi o interpretazioni restrittive.
La posizione del CONITP nella rappresentanza sindacale
Il CONITP, pur non essendo attualmente un sindacato “rappresentativo” in senso tecnico — ovvero non avendo superato la soglia del 5% su base nazionale come previsto dall’art. 43 del d.lgs. 165/2001 — ha comunque diritto a presentare liste nelle elezioni RSU, in quanto ha aderito all’Accordo Quadro e opera regolarmente in numerose scuole tecniche e professionali italiane.
Elezioni sospese… forse
Sebbene il decreto del TAR sia chiaro e immediatamente applicabile, al momento non vi è ancora certezza sull’effettiva sospensione delle elezioni. Tutto dipende dalle decisioni che verranno prese in queste ore dal Ministero dell’Istruzione e dal Dipartimento Contrattazione dell’ARAN.
La palla, ora, è nelle mani delle amministrazioni competenti. Saranno esse a dover scegliere se ottemperare al decreto sospendendo formalmente le elezioni e informando gli attori del sistema, oppure se, nonostante la pronuncia giurisdizionale, lasciare che il voto abbia comunque luogo.
Attesa per le prossime ore
Nel frattempo, le comunità scolastiche, le sigle sindacali e gli stessi elettori rimangono in attesa di una comunicazione ufficiale, che dovrà chiarire se i seggi verranno effettivamente allestiti lunedì mattina o se tutto sarà rinviato in attesa della decisione del 6 maggio. La vicenda è destinata a lasciare il segno, non solo per il suo impatto immediato, ma anche per il messaggio che lancia sul delicato equilibrio tra legalità formale e diritto alla partecipazione democratica.