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A Torino tagli all’istruzione carceraria e per gli adulti: per CISL SCUOLA, ANIEF e UIL un gravissimo errore

A Torino tagli all’istruzione carceraria e per gli adulti: per CISL SCUOLA, ANIEF e UIL un gravissimo errore

A cura di Redazione
30 maggio 2025 20:29
A Torino tagli all’istruzione carceraria e per gli adulti: per CISL SCUOLA, ANIEF e UIL un gravissimo errore - A view of the Le Vallette penitentiay where Anna Maria Franzoni is detained, in Turin, Northern Italy, Friday, March 15, 2002. Franzoni was arrested Thursday March 14, 2002 in her parent's home in Monteacuto Vallese, central Italy, in the probe of he
A view of the Le Vallette penitentiay where Anna Maria Franzoni is detained, in Turin, Northern Italy, Friday, March 15, 2002. Franzoni was arrested Thursday March 14, 2002 in her parent's home in Monteacuto Vallese, central Italy, in the probe of he
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Si è svolta oggi, davanti al carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino un presidio di protesta dei docenti della sezione carceraria del Primo Liceo Artistico, in risposta ai tagli decisi dal Ministero dell’istruzione che in Piemonte – e a Torino in particolare – da settembre toccheranno l’istruzione per gli adulti e nelle sezioni carcerarie. Tagli che incideranno sul personale e sulle classi anche degli istituti secondari superiori “Plana” e “Giulio” operanti all’interno del penitenziario torinese. Si tratta dei cosiddetti “percorsi di secondo livello” che, attraverso una scansione in tre periodi, consentono agli adulti di conseguire un diploma di istruzione tecnica, professionale o artistica.

Per il Segretario CISL SCUOLA TORINO CANAVESE Salvatore Toscano, “tali scelte, comportano pesanti ripercussioni sugli organici di posto comune, sia sul piano del diritto che del fatto, privando le istituzioni scolastiche delle risorse necessarie per garantire la continuità e la qualità del servizio; la Direzione Generale Regionale del MIM si è impegnata a recuperare il taglio con ore in organico di fatto, ma non basta, la soluzione prospettata potrebbe attenuare il danno nel breve periodo, ma si tratta solo di una soluzione tampone, che non permette purtroppo il mantenimento in servizio dei docenti titolari in organico di diritto che vantano una pluriennale esperienza in questo segmento di istruzione, con l’assegnazione dell’organico di fatto le cattedre andranno al personale precario privo del background necessario. Continua anche per queste ragioni l’interlocuzione con l’Amministrazione affinché vengano ripristinate appunto le cattedre in organico di diritto”.

Per il Segretario Generale ANIEF Marco Giordano, responsabile del sindacato in Piemonte, “la scelta di tagliare l’istruzione per gli adulti e, in particolare quella carceraria, è un gravissimo errore. La Costituzione garantisce che la Scuola sia aperta a tutti. Questo perché nelle scuole si costruisce futuro e al futuro hanno diritto tutti, alunni e studenti delle scuole diurne ma anche gli adulti e coloro che stanno scontando una pena”.

“Siamo consapevoli – continua Giordano – che quanto sta avvenendo a Torino e in tutto il Piemonte sia frutto di tagli agli organici decisi altrove come reazione alla diminuzione di studenti causata dalla denatalità. Tuttavia, va detto che si tratta di una risposta solo apparentemente razionale all’inverno demografico. Infatti, meno alunni non vuol dire che ci sia bisogno di meno insegnanti: è indispensabile un ribaltamento radicale della prospettiva che trasformi tutto questo in un’opportunità di miglioramento della qualità della didattica e dell’inclusione, a partire dalla revisione dei criteri numerici per la formazione delle classi e dell’organico di diritto. E servono risorse aggiuntive per l’istruzione degli adulti, che nel caso Delle sezioni carcerarie sono un investimento per ridurre i costi sociali della delinquenza recidiva”.

Per la UIL SCUOLA PIEMONTE, il Segretario Generale Regionale Agostino Colotti, afferma che “scelte tanto impattanti vengono adottate senza un confronto preventivo, senza considerare le ricadute concrete sui lavoratori della scuola e sugli utenti finali del servizio: studenti, famiglie, comunità”.

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