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 Affitti folli nelle città del Nord, a Milano servono orami 1.200 euro al mese: Anief torna a chiedere l’indennità di sede per pendolari e fuori sede, i fondi sono reperibili

 Affitti folli nelle città del Nord, a Milano servono orami 1.200 euro al mese: Anief torna a chiedere l’indennità di sede per pendolari e fuori sede, i fondi sono reperibili

A cura di Redazione
02 giugno 2025 10:40
 Affitti folli nelle città del Nord, a Milano servono orami 1.200 euro al mese: Anief torna a chiedere l’indennità di sede per pendolari e fuori sede, i fondi sono reperibili -
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Diventa argomento di discussione pubblica il caro affitti delle città del nord, Milano in testa, le stesse dove vi sono più posti vacanti da insegnante, quindi maggiore necessità di supplenze e che in gran parte vengono coperte da precari provenienti dal Sud Italia. È di questi giorni la notizia dell’incremento esponenziale degli affitti, che superano ormai anche di gran lunga i 1.000 euro: con lo stipendio da 1.500 euro, per il supplente diventa durissima sopravvivare. Ecco che allora si uniscono le forze: i docenti precari, in pratica, non possono fare altro che vivere “in condivisione come gli studenti”. L’alternativa è diventare, dopo fuori sede, anche pendolari trovando casa lontano decine di chilometri dalla propria sede di servizio scolastica. Ma lo Stato cosa fa per sostenere questi insegnanti e in generale lavoratori della scuola, visto che per il personale Ata gli stipendi sono circa il 30% ancora più bassi? Semplicemente nulla.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE ANIEF

Per questo motivo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha chiesto al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, una specifica indennità di sede per pendolari e fuori sede: “Si tratta di un’indennità già prevista infatti per i lavoratori del terziario, ma non della scuola dove vi è anche il più alto tasso di precarietà. Inoltre, i lavoratori della scuola hanno un potere di acquisto limitato, che negli ultimi anni hanno perso 6 mila euro rispetto ai dipendenti pubblici di altri ministeri”.

 

“Approvare un’indennità di trasferta per chi nella scuola opera a centinaia di chilometri da casa – continua Pacifico – sarebbe un’operazione intelligente e di rispetto verso dei dipendenti pubblici che meritano maggiore rispetto per il delicato lavoro che svolgono. Si potrebbe dare tale indennità anche all’interno del Contratto collettivo nazionale di lavoro: l’importo dovrebbe essere attorno ai 1.000 euro per circa 200mila dipendenti. E per coprirlo si potrebbero utilizzare, ad esempio, i fondi stanziati per la continuità didattica assieme ad altre economie pubbliche. Si tratterebbe, certo, di un ristoro minimi, ma importante: è già previsto, tra l’altro, per il personale che lavora nelle piccole isole grazie a un emendamento chiesto dalla nostra organizzazione”.

 

COME REPERIRE LE RISORSE

Il sindacato Anief ritiene che sia possibile finanziare l’indennità di trasferta per i dipendenti della scuola fuori sede utilizzando non solo con i 152.524.808 milioni già stanziati per la continuità didattica (Legge 118/2024), ma anche i 30 milioni già previsti nel CCNI dalla Legge 205/2017 (art. 1, cc. 592-593bis) e i 3 milioni per il bonus isole (art. 1, c. 770 Legge 234/2021. In questo modo potrebbero essere erogati fino a mille euro per 200mila lavoratori fuori sede come welfare (Legge 207/2024, art. 1, cc. 124-125) piuttosto che legarli alle domande di mobilità o alla permanenza nella stessa sede di servizio

 

UN PRIMO SEGNALE

Nei mesi scorsi, il sindacato Anief ha accolto con favore tutte le iniziative intraprese dal Governo e dall’amministrazione scolastica per portare “dignità e decoro alla figura dell’insegnante” anche attraverso “il progetto di un ‘piano casa’ per i docenti”, come dichiarato a suo tempo anche dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “Sono aiuti pratici importanti – ha commentato Marcello Pacifico – che il personale merita e che diventa importante considerando gli stipendi ridotti all’osso che percepisce il personale scolastico. Noi, come sindacato, proponiamo l’assegnazione di indennità di trasferta per tutti i lavoratori fuori sede della scuola: la richiesta verrà proposta anche all’Aran, dopodomani 26 marzo, in occasione del secondo incontro con la parte pubblica per il rinnovo del contratto di lavoro 2022-2024”.

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