La Voce della Scuola

"Amico Braille": quando l'inclusione diventa un'esperienza di crescita per tutti

All’Istituto Comprensivo Giosue Carducci di Busca (Cuneo), l’arrivo di due piccoli alunni con disabilità visiva ha dato vita a un progetto unico e innovativo: l’intera classe ha imparato a leggere e s...

A cura di Redazione
24 ottobre 2024 11:28
"Amico Braille": quando l'inclusione diventa un'esperienza di crescita per tutti -
Condividi

All’Istituto Comprensivo Giosue Carducci di Busca (Cuneo), l’arrivo di due piccoli alunni con disabilità visiva ha dato vita a un progetto unico e innovativo: l’intera classe ha imparato a leggere e scrivere in Braille. Il progetto, chiamato “Amico Braille”, è stato realizzato in collaborazione con il Centro di Riabilitazione Visiva di Fossano e l’UICI di Cuneo (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti).

L’obiettivo è stato quello di trasformare la presenza di bambini non vedenti in un’opportunità di arricchimento per tutti gli studenti. Il corpo docente ha voluto infatti promuovere un’esperienza di apprendimento che permettesse di esplorare un diverso sistema di comunicazione, mostrando come la diversità possa essere un valore aggiunto e non un ostacolo.

Un Approccio Esperienziale per Scoprire il Braille

Il progetto “Amico Braille” ha coinvolto due classi di seconda elementare, con un percorso pratico ed esperienziale. In sei incontri di due ore, un educatore esperto ha guidato i bambini nell’apprendimento del Braille attraverso esercizi ludici e interattivi. Hanno iniziato utilizzando palline e chiodini per simulare i punti in rilievo, stimolando la loro capacità tattile, spesso meno sviluppata nei vedenti.

Successivamente, i bambini hanno imparato a utilizzare tavolette e punteruoli, sperimentando in prima persona la scrittura Braille. Qualche lezione è stata dedicata anche alla dattilobraille, una macchina da scrivere specifica che facilita la scrittura dei testi in Braille, rendendo il processo più rapido. Queste attività hanno permesso ai piccoli alunni di capire meglio le difficoltà vissute dai loro compagni non vedenti e, al contempo, di apprezzare le competenze necessarie per utilizzare questo sistema di scrittura.

Un’Esperienza di Inclusione Reciproca

L’iniziativa ha avuto un impatto positivo non solo sugli studenti con disabilità visiva, che si sono sentiti valorizzati e riconosciuti, ma anche sui loro compagni. Le insegnanti sottolineano come il progetto abbia rappresentato un vero e proprio arricchimento per l’intera classe. «Abbiamo continuato a fare lezione di italiano, solo che il sistema di scrittura era diverso», spiegano. «I bambini hanno imparato a rispettare le regole di grammatica anche con le lettere in rilievo, mantenendo viva la loro curiosità per il Braille».

Anche a distanza di tempo dalla conclusione del progetto, molti alunni continuano a esercitarsi con il Braille, mantenendo vivo ciò che hanno appreso e rafforzando il legame con i loro compagni non vedenti. Questa esperienza ha contribuito a sviluppare nei bambini un senso di empatia e rispetto verso la disabilità, valori che porteranno con sé nel loro percorso di crescita.

Un Modello per il Futuro

Nives Torta, presidente dell’UICI di Cuneo, ha espresso l’auspicio che altre scuole possano prendere esempio da questa iniziativa: «Progetti come “Amico Braille” aiutano a costruire una società più equa e inclusiva». L’esperienza di Busca dimostra che l’inclusione non è solo un diritto, ma può diventare una risorsa preziosa per l’intera comunità scolastica.

La Voce della Scuola sui social