Architettura e urbanistica, Rampelli: non siamo soli, torneremo a costruire città e quartieri all'insegna del bello
Architettura e urbanistica, Rampelli: non siamo soli, torneremo a costruire città e quartieri all'insegna del bello

“La quattro giorni che inizia oggi è un unicum nel panorama architettonico italiano, profondamente compromesso dal conformismo culturale che impone alle città interventi urbanistici terribili, impattanti e brutti. Incontrare tanti architetti e docenti da tutto il mondo giunti ai Castelli romani per proporre un’altra idea di città ci conforta. Siamo meno soli. Per questo ospiterò alla Camera dei Deputati la mostra dei progetti di architettura tradizionale realizzati in Italia e nel mondo, per dimostrare che un’altra idea di città è possibile. La città a misura d’uomo”.
Così dichiara Fabio Rampelli, Vicepresidente della Camera di Fratelli d’Italia, durante in convegno internazionale organizzato dall’Accademia Vivarum Novum guidata dal direttore latinista Luigi Miraglia, ‘Heresitas Urbium’ la città ereditabile: esempi concreti di rigenerazione urbana’. Nel corso del convegno è stata presentata la mostra di città contemporanee ma tradizionali, con immagini di prima (il brutto) e il dopo (il bello). Rampelli ha annunciato la presentazione di una proposta di legge per fare delle ville Tuscolane il centro mondiale dell’Umanesimo.
“Ciò che impressiona della nostra epoca- ha aggiunto Rampelli – è la tendenza a voler cancellare le identità, plasmando un mondo piatto, caratterizzato da migliaia di città uguali, non sarà più necessario viaggiare per conoscere le diversità dei popoli e le loro espressioni. Essere differenzialisti, purché non si parli di una presunta superiorità di nessuno, non è una bestemmia ma è difesa del patrimonio umano da un’uniformità che lo sta immiserendo”.
“Tre le caratteristiche fondamentali, secondo Vitruvio, che distinguono un’architettura: firmitas (solidità), utilitas (funzione), venustas (bellezza). Dobbiamo ricominciare a costruire e a riqualificare le nostre città e le nostre periferie secondo questi principi ”.