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Assegnazioni provvisorie prima delle supplenze: il Giudice del lavoro dà ragione ad una docente, ma l’amministrazione ricorre

La recente vicenda legale relativa alle assegnazioni provvisorie in Sicilia ha sollevato numerose contestazioni e riflessioni. Al centro della questione vi è la gestione delle procedure di mobilità pe...

A cura di Redazione
19 ottobre 2024 14:22
Assegnazioni provvisorie prima delle supplenze: il Giudice del lavoro dà ragione ad una docente, ma l’amministrazione ricorre -
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La recente vicenda legale relativa alle assegnazioni provvisorie in Sicilia ha sollevato numerose contestazioni e riflessioni. Al centro della questione vi è la gestione delle procedure di mobilità per l’anno scolastico 2024/2025. La professoressa Lucia Spata, titolare di cattedra a Varese, ha presentato ricorso contro le decisioni dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, ritenendo che le cattedre disponibili entro il 31 agosto dovessero essere assegnate prioritariamente alla mobilità annuale e solo dopo aver esaurito quelle richieste alle eventuali supplenze.

Le Contestazioni sulle Assegnazioni

Nelle condizioni della professoressa siciliano, molti docenti “fuorisede”, spesso immobilizzati per la carenza di posti nelle regioni di provenienza. La sentenza, se confermata, apre la strada ad una revisione dei meccanismi fin qui adottati in tutta Italia.

Il giudice del lavoro del Tribunale di Ragusa ha infatti accolto le ragioni della docente, rilevando il fumus boni iuris, ovvero la presenza di elementi che giustificano l’accoglimento della richiesta. L’ordinanza, emessa l’8 ottobre 2024, ha stabilito che l’amministrazione scolastica avrebbe dovuto dare priorità ai docenti di ruolo per le cattedre vacanti entro il 31 agosto 2024. Pertanto, ha ordinato la revisione della posizione della professoressa Spata e la sua assegnazione provvisoria all’I.I.S. “La Pira” di Pozzallo, in provincia di Ragusa.

La Reazione dell’Amministrazione

Nonostante la decisione del giudice, l’amministrazione scolastica ha scelto di impugnare l’ordinanza, presentando un reclamo contro il provvedimento. L’amministrazione ritiene infatti che le assegnazioni siano state effettuate nel rispetto delle normative vigenti e che la decisione del giudice necessiti di una rivalutazione. Il reclamo presentato sarà esaminato nelle prossime settimane, e l’esito potrebbe portare a una conferma o a una modifica dell’assegnazione della docente.

Implicazioni per il Futuro

La vicenda della professoressa Spata è emblematica delle tensioni tra le esigenze di gestione delle risorse scolastiche e i diritti dei docenti di ruolo. La decisione finale del tribunale potrebbe avere un impatto significativo sulle future procedure di assegnazione provvisoria, non solo in Sicilia ma in tutta Italia. Mentre l’amministrazione cerca di mantenere l’equilibrio organizzativo delle scuole, i docenti richiedono una maggiore tutela dei loro diritti e delle loro aspettative. La questione resta dunque aperta, in attesa del verdetto definitivo.

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