Assunzione di 45.124 nuovi docenti: un passo avanti, ma restano 200.000 cattedre scoperte
È stato pubblicato il decreto ministeriale n. 158, che autorizza l'assunzione di 45.124 nuovi docenti per l'anno scolastico 2024/2025.

È stato pubblicato il decreto ministeriale n. 158, che autorizza l’assunzione di 45.124 nuovi docenti per l’anno scolastico 2024/2025. Il piano prevede l’immissione in ruolo di personale docente per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria, con una distribuzione che vede la Lombardia ricevere la maggior parte dei nuovi assunti (oltre 11.000), seguita dal Lazio (più di 5.000) e dal Veneto (circa 4.400).

Le assunzioni, divise equamente tra graduatorie di concorso e graduatorie ad esaurimento, rappresentano una risposta alle necessità del sistema scolastico. Tuttavia, Marcello Pacifico, rappresentante del sindacato Anief, avverte che queste immissioni in ruolo non risolveranno il problema delle cattedre vacanti. Pacifico sottolinea che rimarranno circa 200.000 posti scoperti, che dovranno essere coperti con supplenze, aggravando ulteriormente una situazione già precaria.
Il sindacalista critica la mancata attivazione di un “doppio canale” di reclutamento che avrebbe potuto includere i precari storici, i vincitori di concorso non ancora assunti, e i docenti con oltre 36 mesi di servizio. Nonostante l’annuncio di 5.000 nuove assunzioni entro dicembre, Pacifico esprime preoccupazione per le procedure attuali, definendole insufficienti per risolvere il problema delle cattedre vacanti.
Il decreto ministeriale specifica che le assunzioni a tempo indeterminato saranno effettuate sui posti vacanti e disponibili per l’intero anno scolastico, seguendo le procedure informatizzate del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Tuttavia, il rischio di esuberi a livello provinciale e la necessità di compensazioni tra classi di concorso e province rimangono un tema delicato da gestire.
In sintesi, mentre le nuove assunzioni rappresentano un passo avanti, il sistema scolastico italiano deve ancora affrontare sfide significative per garantire la stabilità e la continuità didattica in tutte le scuole del paese.
