ATA: una vita da precari
Con le assunzioni in ruolo del personale Ata, che sono partite in modalità telematica su Polis, (solo in qualche provincia da ieri), e tra l’altro con grossi disservizi tecnici, il tasso di precariet...

Con le assunzioni in ruolo del personale Ata, che sono partite in modalità telematica su Polis, (solo in qualche provincia da ieri), e tra l’altro con grossi disservizi tecnici, il tasso di precarietà che si registrerà tra questi lavoratori sarà destinato inevitabilmente ad aumentare.
Il personale ATA per volontà politica e una scarsa reazione sindacale è decretato ad una vita da precario. Le nomine autorizzate, infatti, coprono a malapena il 30% dei posti vacanti.
Ciò in quanto per i lavoratori Ata, vige ancora il vecchio criterio (mai voluto cambiare) che limita la possibilità di nuove assunzioni alla sola copertura del turnover.
Tutto questo è gravemente penalizzante, ed è uno dei segni più evidenti della scarsa considerazione che a livello politico, ma anche di pubblica opinione e sindacale, viene riservata al lavoro dei collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici di laboratorio, al quale sono affidate mansioni di grande importanza per il buon funzionamento delle nostre scuole, della didattica (nel caso dei tecnici) e dell’intero sistema di istruzione.
Se oggi i posti coperti con supplenze sono più del 10% del totale, il basso numero di assunzioni in ruolo non potrà che far lievitare quella percentuale a dati sempre più preoccupanti per le nostre scuole e per i lavoratori.
Non possiamo dimenticare inoltre, anche il tema di una dotazione organica insufficiente, tant’è vero che gli Uffici Regionali sono costretti ad autorizzare, ogni anno, un numero rilevante di deroghe, ovviamente coperte con lavoro precario.
Certamente serve una svolta, in modo celere che, può partire solo dal rispetto e dalla consapevolezza di quanto sia fondamentale per il funzionamento delle scuole la presenza di un organico adeguato e stabile del personale Ata, urge un piano straordinario di stabilizzazione, finalizzato alla copertura di tutti i posti vacanti e disponibili esistenti negli organici dei diversi profili professionali (circa 16.000 posti, non contando i Dsga).
IL PERSONALE ATA LO MERITA, LA SCUOLA PUBBLICA ITALIANA LO MERITA!