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Bambino Autistico allontanato durante evento contro il bullismo: La madre «cacciato come un cane che abbaia» [Il Video]

La scoperta è avvenuta attraverso un video girato durante l'evento stesso, che ha mostrato il momento in cui il bambino è stato accompagnato fuori dalla palestra su richiesta della preside.

22 marzo 2024 07:59
Bambino Autistico allontanato durante evento contro il bullismo: La madre «cacciato come un cane che abbaia» [Il Video] -
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Nel cuore di Afragola, una vicenda scuote le coscienze e solleva interrogativi sulla sensibilità e l’inclusività delle istituzioni educative. Una madre, Patrizia, ha appreso con sgomento che suo figlio, un ragazzino autistico di 11 anni, è stato allontanato durante un evento contro il bullismo, tenutosi nella scuola locale il 7 febbraio scorso.

La scoperta è avvenuta attraverso un video girato durante l’evento stesso, che ha mostrato il momento in cui il bambino è stato accompagnato fuori dalla palestra su richiesta della preside. La madre, nel descrivere la scena, ha espresso il suo dolore, equiparando l’allontanamento del figlio a un trattamento crudele, sostenendo che fosse stato “cacciato come un cane che abbaia“.

 

Secondo quanto riferito, la decisione di allontanare il bambino è stata motivata dal presunto disturbo che stava arrecando agli altri partecipanti. Tuttavia, la madre ha ribadito che il figlio stava partecipando attivamente e con gioia all’evento, evidenziando come i suoi sorrisi fossero un segno di felicità e desiderio di socializzare, non certo di disturbo.

La vicenda ha suscitato un’ondata di indignazione, con Patrizia che si è rivolta all’associazione “La battaglia di Andrea” per ottenere sostegno legale. Asia Maraucci, presidente dell’associazione, ha dichiarato di essere rimasta scioccata dalle immagini e ha denunciato il “silenzio assordante” che ha circondato l’accaduto, evidenziando la necessità di alzare la voce per difendere i diritti dei diversamente abili.

L’avvocato Sergio Pisani è stato incaricato di seguire il caso, con l’obiettivo di fare chiarezza sulla vicenda e garantire giustizia per il bambino e la sua famiglia. Tuttavia, le parole della madre continuano a echeggiare nelle menti di coloro che seguono questa storia, pesanti come macigni e testimoni di una realtà ancora troppo spesso ignorata o sottovalutata.

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