Bentrovati al nostro approfondimento sull’anno di prova - 4° appuntamento
[media id="581"] [media id="582"] Bentrovati al nostro approfondimento sull’anno di prova. La volta precedente abbiamo introdotto l’analisi dell’Allegato A (D.M. 226/2022) – https://www.miur.gov.it...



Bentrovati al nostro approfondimento sull’anno di prova. La volta precedente abbiamo introdotto l’analisi dell’Allegato A (D.M. 226/2022) – https://www.miur.gov.it/web/miur-usr-toscana/-/disposizioni-per-formazione-e-prova-docenti-dm-226-2022 – a supporto dei DS e dei tutor per osservare le attività svolte dai neoimmessi. In vista dell’introduzione del test finale con il comitato di valutazione, possiamo usare questo allegato come spunto per organizzare la nostra discussione.
Oggi parleremo della seconda area:

La definizione di ‘ambiente di apprendimento’, entrata da qualche tempo nella terminologia scolastica italiana, non è sempre univoca: a volte definisce un ‘ambiente’ vero e proprio, inteso come laboratorio o comunque spazio scolastico, altre volte si riferisce all’insieme delle disponibilità presenti in un istituto, sia in termini ‘fisici’ che ‘didattici’. Il MI ha infatti promosso una serie di sperimentazioni per superare la didattica tradizionale, introducendo nuove strategie, ma anche stanziando risorse per migliorare gli spazi già presenti all’interno degli istituti.
In quest’ottica, cercheremo di darvi degli spunti per ‘costruire’ i vostri ambienti di apprendimento, potenziando l’aspetto inclusivo.




Dove è possibile, si possono introdurre delle modifiche allo spazio educativo come routine collegate ad attività specifiche, per creare situazioni dinamiche di solito gradite dagli alunni.





Occorre intervenire non solo con attività inerenti la proposta didattica, ma anche con interventi relativi all’aspetto affettivo, emotivo, relazionale, ,.. Per far questo, a livello pratico, l’insegnante deve proporre routine condivise, regole e procedure chiare, (se è il caso, si possono scrivere ed esporre in bella vista). Per incentivare la partecipazione attiva a tali regole occorre fornire rinforzi positivi (ad es. con la token economy). In questo modo la classe percepisce maggiore sicurezza e si pone in modo propositivo e costruttivo nel processo di apprendimento. Ovviamente non fila sempre tutto liscio, per cui si presenteranno momenti di conflitto, tensioni, situazioni problematiche, … In questo caso, è importante riconoscere il problema, non etichettare lo studente e cercare le strategie più utili a superare il momento particolare (tra le strategie più utili per queste situazioni, vi sono il cooperative learning e il problem solving). La classe è comunque un ambiente pubblico, complimenti ed elogi possono essere fatti in pubblico frequentemente, il rimprovero deve essere pacato, e comunque meno frequente.
Come sempre, se avete dubbi o domande taggateci nei commenti o scrivete in redazione [email protected]!
A presto!