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Bloccate le Assunzioni dei Futuri Presidi, Udir chiede l'Intervento del Ministro Valditara

Il TAR del Lazio, con la sentenza n. 08844/2024 emessa il 14 agosto, ha congelato le assunzioni dei futuri dirigenti scolastici che avrebbero dovuto prendere servizio il 1° settembre.

A cura di Redazione
19 agosto 2024 18:21
Bloccate le Assunzioni dei Futuri Presidi, Udir chiede l'Intervento del Ministro Valditara -
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La scuola italiana si trova nuovamente al centro di una tempesta giudiziaria e amministrativa. Il TAR del Lazio, con la sentenza n. 08844/2024 emessa il 14 agosto, ha congelato le assunzioni dei futuri dirigenti scolastici che avrebbero dovuto prendere servizio il 1° settembre. La decisione è arrivata a seguito di un emendamento governativo che ha suscitato forti polemiche e un contenzioso pendente.

 

La sospensione, che durerà almeno fino al 5 settembre, ha gettato nel caos un settore già in fermento. Il rinvio delle nomine, deciso in attesa della camera di consiglio, ha innescato reazioni immediate. Udir, il sindacato dei dirigenti scolastici, ha subito chiesto l’intervento del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, per affrontare la situazione.

La genesi del problema

Il blocco delle assunzioni si riferisce al corso-concorso nazionale per dirigenti scolastici del 2017, i cui risultati dovevano portare alla nomina di nuovi presidi a settembre 2024. Tuttavia, un emendamento proposto dal Governo ha introdotto modifiche al processo, sollevando dubbi sulla legittimità e trasparenza delle nomine. Questa situazione ha spinto il TAR Lazio a intervenire, congelando le procedure fino a un ulteriore esame della questione.

La reazione del sindacato

Udir ha reagito tempestivamente, sollecitando il Ministro Valditara a prendere in mano la situazione. Il sindacato ha messo in evidenza la necessità di utilizzare questo periodo di sospensione per garantire la trasparenza delle operazioni, richiedendo un controllo rigoroso dei titoli di accesso dichiarati dai candidati. “È fondamentale tutelare i futuri dirigenti scolastici e prevenire qualsiasi rischio di destituzione dall’incarico per mancanza dei requisiti,” ha dichiarato il presidente nazionale di Udir.

L’appello dei dirigenti scolastici in carica

La preoccupazione non è limitata ai futuri presidi. Anche i dirigenti scolastici attualmente in carica, assunti negli anni precedenti, si sono mobilitati, chiedendo che i nuovi posti vengano assegnati solo dopo i movimenti di mobilità. Molti di loro, sentendosi abbandonati dai sindacati tradizionali, hanno trovato in Udir un punto di riferimento per le loro istanze.

Le possibili conseguenze

Il ritardo nelle nomine rischia di creare disagi significativi nelle scuole italiane all’inizio del nuovo anno scolastico. Senza una leadership stabile, le istituzioni potrebbero trovarsi impreparate ad affrontare le sfide quotidiane dell’organizzazione scolastica. Inoltre, l’incertezza potrebbe minare la fiducia dei candidati, molti dei quali hanno investito anni di studio e preparazione per ottenere il ruolo di dirigente scolastico.

Attesa per il 5 settembre

Tutte le parti coinvolte guardano ora al 5 settembre, data in cui la camera di consiglio del TAR Lazio discuterà collegialmente il caso. Il futuro di centinaia di scuole italiane dipenderà dalla decisione che verrà presa. Il Ministro Valditara sarà chiamato a trovare un equilibrio tra la necessità di procedere con le nomine e quella di garantire trasparenza e legittimità nelle selezioni.

In un contesto già segnato da numerose criticità, la scuola italiana attende con ansia una soluzione che possa garantire stabilità e continuità al sistema educativo, elementi fondamentali per il benessere degli studenti e del personale scolastico.

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