Bonifica di Crotone, il CNDDU lancia l’allarme: “Contaminazione da metalli pesanti, tutelare salute e diritti”
Bonifica di Crotone, il CNDDU lancia l’allarme: “Contaminazione da metalli pesanti, tutelare salute e diritti”

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della Disciplina dei Diritti Umani esprime profonda preoccupazione per la situazione ambientale e sanitaria nella città di Crotone, dove persistono gravi contaminazioni da metalli pesanti e materiali radioattivi derivanti dalle attività industriali del passato.
Secondo recenti rapporti, nell’ex area industriale di Crotone sono interrate circa un milione di tonnellate di rifiuti, di cui il 35% contenente metalli pesanti come cadmio, zinco e arsenico, e il 16% composto da materiali radioattivi (Tenorm) e Tenorm misto ad amianto.
Studi epidemiologici, tra cui il Progetto Sentieri dell’Istituto Superiore di Sanità, evidenziano un aumento significativo della mortalità prematura per malattie croniche nella popolazione crotonese, con un incremento del 6,7% negli uomini e del 10,8% nelle donne rispetto alla media regionale.
Analisi tossicologiche condotte su residenti hanno rilevato concentrazioni elevate di metalli pesanti e radionuclidi nei campioni biologici, superando i limiti di sicurezza e indicando un’esposizione prolungata a sostanze nocive.
Nonostante gli sforzi di bonifica, con oltre 200 milioni di euro già investiti da Eni Rewind, l’avvio degli scavi è previsto solo a fine 2024 e presenta criticità legate alla gestione dei rifiuti pericolosi.
Alla luce della gravissima situazione ambientale e sanitaria che affligge la città di Crotone, il Coordinamento Nazionale dei Docenti della Disciplina dei Diritti Umani rivolge un appello accorato a tutte le componenti della società civile e al mondo della scuola affinché si attivino con responsabilità e urgenza.
È fondamentale promuovere la consapevolezza collettiva, a partire dagli ambienti scolastici, sensibilizzando studenti, famiglie e docenti sui rischi connessi alla contaminazione da metalli pesanti e materiali radioattivi. La scuola, come presidio educativo e culturale, ha il compito di favorire la costruzione di una coscienza critica nei confronti delle emergenze ambientali che compromettono i diritti fondamentali delle persone, a cominciare dal diritto alla salute.
Chiediamo che venga sostenuta con forza l’attivazione di programmi di sorveglianza sanitaria e screening tossicologici per la popolazione residente, strumenti imprescindibili per monitorare gli effetti dell’esposizione prolungata agli agenti inquinanti e garantire diagnosi precoci, in particolare per le fasce più fragili.
In questo contesto, invitiamo tutti i cittadini ad aderire alla nuova petizione pubblica nazionale “Crotone Respira”, lanciata dal Coordinamento stesso, che chiede interventi urgenti, trasparenti e coordinati per la bonifica integrale del territorio, la tutela della salute e la restituzione della dignità ambientale alla comunità crotonese.
Infine, riteniamo urgente integrare in modo strutturale nei programmi scolastici l’educazione ambientale e civica, per formare generazioni consapevoli, capaci di prendersi cura del territorio e di difendere i diritti inviolabili della persona, anche e soprattutto in contesti in cui questi vengono messi gravemente in discussione.
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU