Boom di iscrizioni nei licei, cresce l’interesse per l’indirizzo ‘Made in Italy’
Boom di iscrizioni nei licei, cresce l’interesse per l’indirizzo ‘Made in Italy’

Le iscrizioni per il prossimo anno scolastico mostrano un aumento significativo dell’orientamento verso i licei, confermando un trend di crescita che si registra ormai da qualche tempo. A distinguersi è soprattutto l’opzione “Made in Italy”, che ha visto salire le adesioni di oltre il 10%. Secondo i dati diffusi dal Ministero dell’Istruzione, questo percorso formativo riscuote successo non solo nelle regioni tradizionalmente più legate al settore manifatturiero, ma anche in diversi contesti urbani e periferici.
L’appeal dei licei, in generale, si spiega con la crescente domanda di competenze trasversali, apprezzate in molti ambiti di studio e lavoro. L’indirizzo “Made in Italy” si focalizza sulla valorizzazione del patrimonio artigianale e industriale, con lo scopo di preparare i giovani alle sfide di un mercato del lavoro in continua evoluzione. Tra laboratori specializzati, attività di alternanza scuola-lavoro e collaborazioni con aziende locali, il corso consente di acquisire competenze che vanno dall’innovazione tecnologica alla promozione del design, dal marketing alla produzione sostenibile.
In parallelo, resistono le scelte tradizionali come il liceo classico e scientifico, che continuano a rappresentare un bacino importante di iscrizioni, soprattutto tra chi mira a proseguire gli studi universitari. Tuttavia, il dato più rilevante è la presenza sempre maggiore di nuove specializzazioni che uniscono le discipline umanistiche a quelle tecnico-scientifiche, incontrando il favore di ragazzi e famiglie.
Come riporta l’Ansa, gli istituti professionali rimangono al 12,7% del totale, mentre gli istituti tecnici registrano un leggero calo, passando dal 31,6% al 31,3%. I licei, invece, mostrano un piccolo aumento, passando dal 55,63% al 56%. Il liceo del Made in Italy ha visto inoltre un incremento di circa il 10% rispetto alle iscrizioni dello scorso anno. Anche il gradimento delle famiglie per la piattaforma Unica, utilizzata per le iscrizioni, è in crescita, raggiungendo il 92,5% di apprezzamento.
A conclusione delle iscrizioni online, sono poi stati registrati 5.449 iscritti al primo anno della filiera del 4+2, un risultato che segna un forte aumento rispetto ai 1.669 dello scorso anno. Il numero è più che triplicato e si prevede un ulteriore incremento nelle prossime ore, dato che le scuole stanno procedendo con la ricognizione delle iscrizioni cartacee.
Lo scorso anno, al termine di queste operazioni, il numero era salito a 2.093. “Ci attendiamo un ulteriore incremento di iscrizioni alla filiera anche in occasione della formazione delle classi, in seguito alla scelta delle famiglie che potranno sempre privilegiare il 4+2 piuttosto che il percorso tradizionale quinquennale. Lo scorso anno i passaggi dal quinquennale al quadriennale sono stati 601, portando a un totale di 2.694 studenti iscritti al 4+2 all’inizio dell’anno scolastico. Pertanto, non è irrealistico pensare”, ha detto il ministro Valditara, “che a settembre di quest’anno il numero supererà ampiamente quota 6.000. La riforma del 4+2 è, dunque, ormai una realtà consolidata che coinvolge oltre 8.000 studenti”, ha concluso il ministro.
Gli esperti sottolineano come la varietà dell’offerta formativa sia un elemento decisivo nell’orientare le scelte: la possibilità di coniugare competenze digitali e approfondimento culturale è considerata essenziale per rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro in continuo cambiamento. Le scuole, da parte loro, si organizzano per ampliare l’offerta formativa e proporre percorsi aggiornati, in linea con le richieste di studenti e famiglie.