Caos a Brescia: docenti convocati da GAE e GPS lasciati fuori Scuola
Come riportato già dal Giornale di Brescia, questa mattina è scoppiato il caos per circa 3.000 insegnanti convocati nelle scuole bresciane per prendere servizio da GPS e GAE, che si sono trovati di fronte alla notizia che tutto era "congelato temporaneame

Come riportato già dal Giornale di Brescia, questa mattina è scoppiato il caos per circa 3.000 insegnanti convocati nelle scuole bresciane per prendere servizio da GPS e GAE, che si sono trovati di fronte alla notizia che tutto era “congelato temporaneamente“.
Una nota diramata dall’Ufficio scolastico territoriale di Brescia nelle prime ore della giornata ha annullato tutte le assegnazioni per l’immissione in ruolo e per le supplenze a tempo determinato, lasciando i docenti in uno stato di incertezza.

Motivi di Congelamento: Controlli sulle Graduatorie
Il blocco improvviso, come sottolineato dal Giornale di Brescia, sembra dovuto alla necessità di ulteriori controlli sulle graduatorie e sulle assegnazioni, a causa di possibili errori. Questa situazione ha interrotto le consuete procedure di inizio anno scolastico, gettando nel panico insegnanti, personale amministrativo e famiglie, mentre i sindacati vengono sommersi di richieste di chiarimenti.
Una Situazione Già Complicata: Mancanza di Docenti e Dl Scuola 71
La confusione odierna si aggiunge a una condizione già difficile nella provincia di Brescia, dove mancano circa 3.000 docenti, una parte delle oltre 11.000 cattedre vacanti in tutta la Lombardia. Il Giornale di Brescia ha evidenziato come il Decreto Legge Scuola 71, che estende il termine per le immissioni in ruolo dalle graduatorie concorsuali fino al 31 dicembre 2024, rischia di aggravare ulteriormente la situazione. A novembre o dicembre, supplenti temporanei potrebbero essere licenziati per fare posto ai docenti aventi diritto, alimentando l’incertezza.
Anche il settore del sostegno è colpito da problemi cronici: solo nella scuola primaria servono oltre 4.100 docenti di sostegno in Lombardia, mentre i candidati disponibili sono appena 171. Questo divario sottolinea l’urgenza di un piano strutturale per affrontare la mancanza di personale qualificato, garantendo un’istruzione adeguata agli studenti con disabilità.
Voci dal Campo: Storie di Insegnanti Coinvolti
Le testimonianze raccolte dal Giornale di Brescia rivelano il disagio vissuto dagli insegnanti bloccati fuori dalle scuole. Una giovane insegnante di Battipaglia, convocata sabato e giunta a Brescia domenica sera, si è trovata senza un incarico. “Io e i miei colleghi ci siamo presentati a scuola questa mattina verso le 8 e ci hanno detto che il servizio è stato annullato”, ha raccontato. “Ho speso soldi per i trasporti e per trovare un alloggio, ma ora sono costretta a restare in città, aspettando notizie, perché tornare a casa costerebbe di più.”
Un’altra insegnante bresciana, convocata all’ultimo momento in una scuola non preferita, ha riferito al Giornale di Brescia: “Ci hanno mandati via senza darci spiegazioni. Non sappiamo se o quando la situazione si risolverà. Ho una famiglia da mantenere e non posso permettermi di rifiutare l’incarico, ma ora sono lasciata senza lavoro e senza risposte.”
Conclusione: Un Futuro Incerto per il Mondo della Scuola
Il caos di oggi nelle scuole bresciane, come già segnalato dal Giornale di Brescia, è solo l’ultima dimostrazione delle difficoltà del sistema scolastico nel gestire le proprie risorse umane in modo efficiente e trasparente. La mancanza di comunicazioni ufficiali e l’assenza di un piano d’azione chiaro amplificano il disagio di migliaia di insegnanti, studenti e famiglie.
In attesa di ulteriori chiarimenti dall’Ufficio scolastico territoriale, resta l’incertezza per il futuro prossimo e la necessità di riforme profonde per evitare il ripetersi di situazioni simili. Al momento, l’unica certezza è il disordine che ha accolto questi insegnanti all’inizio del nuovo anno scolastico.
