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Caos NASpI per il Personale ATA: ritardi, disservizi e rimpalli di responsabilità

La situazione retributiva e contributiva del personale ATA della scuola si conferma un campo minato di disservizi e ritardi, con gravi ripercussioni sul riconoscimento dell'indennità mensile di disoccupazione NASpI.

12 agosto 2024 16:35
Caos NASpI per il Personale ATA: ritardi, disservizi e rimpalli di responsabilità -
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La situazione retributiva e contributiva del personale ATA della scuola si conferma un campo minato di disservizi e ritardi, con gravi ripercussioni sul riconoscimento dell’indennità mensile di disoccupazione NASpI. A denunciarlo è un comunicato stampa che espone una realtà di inadempienze e disfunzioni che, lungi dall’essere risolta, sembra peggiorare di anno in anno.

Il nodo dei contributi previdenziali

Il problema principale, secondo quanto riportato, riguarda il mancato caricamento dei contributi previdenziali sul portale INPS, una situazione che coinvolge soprattutto i contratti legati ai progetti PNRR e Agenda Sud. I contributi risultano inseriti in modo discontinuo e senza rispetto della cronologia: mentre quelli relativi ai contratti dal gennaio 2024 all’aprile 2024 sono stati caricati, restano ancora fuori i periodi da ottobre a dicembre 2023 e da maggio a metà giugno 2024. Questo stato di cose, aggravato dai già noti ritardi nella liquidazione degli stipendi, sta creando un grave stallo nella gestione della NASpI, con richieste di cedolini che spesso non possono essere evase per la mancata erogazione delle retribuzioni.

Il rimpallo delle responsabilità

Le risposte delle istituzioni coinvolte dipingono un quadro desolante di scarico di responsabilità. NOIPA, l’ente responsabile della gestione degli stipendi, suggerisce di rivolgersi alla Ragioneria Territoriale dello Stato per ottenere i certificati di servizio necessari. Quest’ultima, dal canto suo, indica come referente l’Ufficio di servizio, che a sua volta fa ricadere la colpa sui ritardi del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) nel trasmettere le denunce mensili dei contributi all’INPS. L’INPS, infine, conferma l’impossibilità di calcolare correttamente la NASpI a causa della mancanza di dati aggiornati.

In questo contesto di disservizi e mancanza di trasparenza, emerge la creazione di un comitato spontaneo, denominato “Evoluzione ATA”, nato dalla frustrazione dei lavoratori che si sentono abbandonati dalle istituzioni e dai sindacati. Il comitato, attraverso una comunicazione diretta e senza mezzi termini, si chiede se le organizzazioni sindacali e il governo siano consapevoli di questa situazione e quali misure intendano adottare per porvi rimedio.

La domanda che resta senza risposta

La questione sollevata dal comitato è legittima e urgente: chi dovrebbe farsi carico di risolvere questi problemi? Perché i lavoratori, già precarizzati, devono affrontare da soli una situazione così complessa e paradossale? E soprattutto, cosa si può fare per garantire che i diritti retributivi e contributivi del personale ATA siano rispettati?

Con il Ferragosto alle porte e molte questioni ancora irrisolte, la sensazione di essere lasciati “in alto mare” è più forte che mai. La richiesta del comitato è chiara: un intervento tempestivo e concreto da parte delle istituzioni e dei sindacati, che faccia finalmente chiarezza e ponga fine a questo vergognoso stallo.

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