La Voce della Scuola

Cara Cisl Scuola ecco perché hai perso la bussola

Quando un sindacato si sente in dovere di sminuire chi chiede aiuto e sostegno, e lo fa con toni di scherno e supponenza, c'è da chiedersi se non si sia smarrita la bussola che dovrebbe guidare ogni buona azione sindacale.

02 agosto 2024 13:02
Cara Cisl Scuola ecco perché hai perso la bussola -
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Nel panorama sindacale odierno, ci si aspetta che le organizzazioni rappresentative abbiano come primo obiettivo la difesa e il sostegno dei lavoratori.Tuttavia, il recente comunicato della CISL Scuola nei confronti di Evoluzione ATA lascia spazio a perplessità e, francamente, a un certo disappunto. Quando un sindacato si sente in dovere di sminuire chi chiede aiuto e sostegno, e lo fa con toni di scherno e supponenza, c’è da chiedersi se non si sia smarrita la bussolache dovrebbe guidare ogni buona azione sindacale.

Il riferimento ironico del comunicato CISL a un marito che delega alla moglie le faccende domestiche per dedicarsi a questioni “più importanti” è un esempio lampante di un atteggiamento che tradisce un velato disprezzo per chi, con onestà e determinazione, cerca di portare alla luce problemi reali e urgenti. Questo paragone non è solo inappropriato, ma rivela una mentalità pericolosa, quella di chi crede di poter decidere quali problemi siano degni di attenzione e quali no, dimenticando che ogni richiesta dei lavoratori merita rispetto e considerazione.

Evoluzione ATA ha sollevato questioni cruciali: la necessità di un aumento strutturale dell’organico, la revisione delle tabelle stipendiali, il pagamento puntuale delle supplenze, e l’introduzione dei buoni pasto.Temi che toccano la dignità e le condizioni di lavoro di migliaia di persone, e che non possono essere liquidati con battute infelici. Anzi, proprio su questi temi si misura la capacità di un sindacato di rappresentare davvero i propri iscritti, di essere vicino alle loro esigenze quotidiane.

Il vero nodo della questione non sta però solo nelle rivendicazioni specifiche, ma nell’atteggiamento con cui esse vengono accolte. Difendere aspiranti operatori scolastici che non hanno seguito le regole, ammettendoli con riserva in modo inspiegabile, e contemporaneamente attaccare chi denuncia questa incoerenza, non è solo un paradosso,ma un segno di scarsa trasparenza e di ancor meno responsabilità.

E la chiusa del comunicato CISL non fa che aggiungere ulteriore amarezza. Parlando di “crescita e scelta da parte dei lavoratori“, si omette con astuzia un dato significativo: alle ultime elezioni del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), l’unico vero successo nella componente ATA è stato ottenuto dalla UIL Scuola, un sindacato che, guarda caso, non ha firmato il contratto collettivo nazionale di lavoro 2019/21.

Forse, allora, invece di sferrare attacchi contro un comitato di lavoratori ATA, sarebbe il caso di riflettere su questi dati. Forse, sarebbe il caso di riscoprire il ruolo autentico di un sindacato: essere una voce al servizio dei lavoratori, capace di ascoltare, comprendere e agire, piuttosto che un organo chiuso in se stesso, pronto a colpire chiunque osi alzare la testa.

La CISL Scuola farebbe bene a ricordare che il rispetto è alla base di ogni dialogo costruttivo e che il vero successo di un sindacato non si misura nella sua capacità di imporsi, ma nella sua abilità di rappresentare con dignità e dedizione chi gli ha affidato il proprio futuro.

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