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Cari dirigenti scolastici, a chi ha accolto le vostre istanze, parlate di noi

Cari dirigenti scolastici, a chi ha accolto le vostre istanze in tema di mobilità, parlate di noi: siete riusciti ad ottenere l’aliquota del 100% sui trasferimenti, è incredibile, come avete fatto? Ep...

21 luglio 2024 15:14
Cari dirigenti scolastici, a chi ha accolto le vostre istanze, parlate di noi -
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Cari dirigenti scolastici, a chi ha accolto le vostre istanze in tema di mobilità, parlate di noi: siete riusciti ad ottenere l’aliquota del 100% sui trasferimenti, è incredibile, come avete fatto? Eppure siete distribuiti su base nazionale per decreto e per scelta personale, avete deciso voi, in piena libertà e senza condizionamenti, di accollarvi il rischio di ottenere una sede lontano da casa e dai vostri affetti, sin dal primo istante in cui avete inviato la domanda di partecipazione al concorso dirigenziale. Per il prossimo anno scolastico riuscirete ad eludere il rischio di non rientrare più a causa del nuovo concorso per dirigenti su base regionale, che avrebbe dato la precedenza ai vincitori neoassunti e dimenticato voi, nonostante per merito e servizio abbiate senz’altro maggiori diritti, oggi, di chi arriverà domani.

Cari dirigenti scolastici, i docenti immobilizzati assunti con la L.107/2015 attendono un piano di rientro da 9 anni, e l’aliquota del 100% è un miraggio che aleggia nel silenzio assordante di sindacati e istituzioni.

A chi ha accolto le vostre istanze parlate di noi, ricordategli che i docenti assunti con la L.107/2015 nella fase C, diversamente da voi, non hanno avuto scelta, anzi, sono stati proprio ricattati, prospettandogli una imminente cancellazione delle GAE che avrebbe reso il ruolo un traguardo irraggiungibile, in assenza della domanda. Ricordate, a chi ha accolto le vostre istanze, che nell’estate del 2015 i docenti precari avevano davanti un salto nel buio che lo stesso Ministero dell’Istruzione raccomandava caldamente di fare, e vissero giornate di angoscia pura fino alle ore 14 del 14 agosto, al pensiero di perdere il treno della stabilità lavorativa dopo 10, 15 ed anche 20 anni di precariato. Ricordate anche, a chi vi ha sostenuto ed accolto, che dell’agognata stabilità i docenti immobilizzati dalla L.107/2015 ancora oggi non riescono a godere, che ogni anno rivivono la stessa angoscia del 2015, in attesa di un trasferimento o di un’ assegnazione provvisoria che non arrivano, un’angoscia che condanna questi docenti ad uno stress, nel periodo delle ferie, pari a quello che si vive nel corso dell’anno scolastico da titolare fuori sede, sempre a caccia di espedienti per ridurre i disagi. Nessuno più di noi può comprendere la vostra preoccupazione di essere scavalcati dai neoassunti: per i docenti immessi con la L. 107/2015 tale preoccupazione è risultata fondata più volte, la prima proprio nel 2016, in occasione del piano di mobilità straordinaria che avrebbe segnato per sempre le nostre vite, consentendo viceversa ai neoassunti dal concorso del 2012 di restare a casa, anche a chi, fra loro, non aveva mai messo piede in una classe. Per gli immobilizzati, in buona sostanza, non c’è mai pace, eppure siamo in numero anche inferiore, ormai, rispetto a voi: negli anni sono tanti i docenti riusciti a rientrare, a suon di ricorsi o conseguendo il titolo per il sostegno, o decidendosi ad un passaggio di ruolo; ognuno ha dovuto provvedere per sé di fronte all’assenza di un provvedimento serio, che non può che essere un piano di rientro sul 100% dei posti disponibili. Voi avreste fatto lo stesso? Sareste disposti, cari dirigenti, a modificare il vostro status professionale pur di riavvicinarvi alle vostre famiglie? Domanda forse pleonastica, essendo il vostro stipendio il triplo di quello dei docenti e soluzioni alternative a lavorare a centinaia di km da casa equivarrebbero, nel vostro caso, ad una considerevole penalizzazione economica a cui, probabilmente, non riuscireste a riadattarvi. I docenti immobilizzati, peraltro, subiscono anche quella da anni, assodato che sullo stipendio di un docente i costi di trasferta pesino molto di più che su quello di un dirigente. I docenti immobilizzati attendono una redistribuzione delle aliquote della mobilità dal 2016, sono fermi al 25%, perché prima di loro vengono tutti e sono considerati al pari dei neoassunti, con cui dividono il 50% dei posti disponibili, pur avendo più anni, molti di più, di servizio. Cari dirigenti scolastici, dov’è il merito se non nella maggiore esperienza e nei titoli che l’accompagnano? Ricordate anche questo,  cortesemente, a chi ha accolto le vostre istanze e continua, viceversa, ad ignorare le nostre, pur essendo le medesime. Cari dirigenti scolastici, a chi vi ha guidato e sostenuto portate i nostri complimenti, a chi ha accolto le vostre istanze e ne ha fatto un decreto, invece, parlate di noi, e ricordategli che tutti abbiamo il diritto di ottimizzare la sede di servizio e di riavvicinarci alle nostre famiglie, che questa penalizzazione dei docenti fuori sede così reiterata nel tempo è ormai inspiegabile ed ancora più discriminante oggi, che per voi si è prospettata l’importante quanto legittima opportunità che noi attendiamo invano da anni. Le nostre vite, le nostre carriere e le nostre famiglie sono state danneggiate in modo permanente, così come è stata danneggiata la Scuola, da chi l’ha gestita negli anni facendo cattiva politica per il bene dei singoli, e non,  viceversa, dell’intera collettività.

Elvira Fisichella, docente di ruolo immobilizzata dal 2016.

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