Carta Docente: più pc che formazione
Negli ultimi anni, la Carta del Docente è diventata uno strumento fondamentale per l’aggiornamento professionale degli insegnanti italiani, offrendo un bonus annuale di 500 euro da spendere per formaz...

Negli ultimi anni, la Carta del Docente è diventata uno strumento fondamentale per l’aggiornamento professionale degli insegnanti italiani, offrendo un bonus annuale di 500 euro da spendere per formazione e acquisti legati all’istruzione. Tuttavia, i dati dello scorso anno scolastico mostrano una tendenza chiara: la maggior parte di questi fondi è stata utilizzata per acquistare pc, tablet e software, piuttosto che per corsi di formazione o master universitari.
Secondo i dati più recenti, su un totale di 368 milioni di euro stanziati, quasi 220 milioni sono stati spesi per dispositivi tecnologici e software, evidenziando la crescente priorità data all’acquisto di strumenti informatici. Questo trend sottolinea l’importanza sempre maggiore delle tecnologie digitali nel settore educativo, specialmente nel contesto dell’insegnamento online e della didattica a distanza, accentuato dalla pandemia di COVID-19.
Formazione in secondo piano
Mentre l’acquisto di tecnologia ha dominato l’uso della Carta del Docente, il settore della formazione sembra essere stato messo in secondo piano. Gli insegnanti hanno destinato meno di 30 milioni di euro a corsi di aggiornamento, master universitari e altre attività di formazione professionale. Questo dato solleva interrogativi sull’efficacia della carta come strumento per incentivare lo sviluppo professionale continuo e potrebbe indicare una preferenza per investimenti immediati e tangibili in tecnologia.
Libri e cultura
Un altro settore rilevante riguarda l’acquisto di libri e riviste, per cui sono stati spesi quasi 100 milioni di euro. Gli insegnanti hanno utilizzato la carta anche per abbonamenti a cinema (1,4 milioni) e teatro (10 milioni), dimostrando interesse per attività culturali complementari all’istruzione tradizionale. Anche mostre, musei e spettacoli dal vivo sono rientrati tra le spese, insieme a eventi sportivi come le partite di calcio.
L’apertura ai precari
Un’importante novità riguarda l’accesso alla Carta del Docente per i docenti precari. Recenti sentenze dei tribunali italiani hanno riconosciuto anche a questi insegnanti il diritto di usufruire del bonus, tradizionalmente riservato ai soli docenti di ruolo. Questa apertura potrebbe aumentare ulteriormente l’uso della carta per acquisti legati alla tecnologia, soprattutto considerando che molti precari lavorano con contratti a tempo determinato e potrebbero essere più propensi a investire in dispositivi utili per il lavoro quotidiano.
Formazione continua, ma autonoma
Il bilancio dell’uso della Carta del Docente suggerisce che, sebbene il bonus sia nato con l’obiettivo di promuovere la formazione continua, gli insegnanti italiani tendono a preferire l’acquisto di strumenti tecnologici per affrontare le sfide dell’insegnamento moderno. Con l’apertura della carta anche ai docenti precari, si prevede che questa tendenza potrebbe persino rafforzarsi nei prossimi anni.