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Cattedre scoperte al Nord, senza una indennità di trasferta andrà sempre peggio: la richiesta del sindacato Anief sarà formalizzata a fine mese all’Aran

Cattedre scoperte al Nord, senza una indennità di trasferta andrà sempre peggio: la richiesta del sindacato Anief sarà formalizzata a fine mese all’Aran

A cura di Redazione
09 marzo 2025 20:52
Cattedre scoperte al Nord, senza una indennità di trasferta andrà sempre peggio: la richiesta del sindacato Anief sarà formalizzata a fine mese all’Aran -
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“Al personale docente della scuola in servizio lontano dal domicilio, i cosiddetti ‘fuori sede’, va assegnata una indennità di trasferta. Il problema è chiaro: ogni anno migliaia di posti vacanti restano scoperti, perché i docenti non possono permettersi di trasferirsi, dato che il costo della vita assorbe interamente lo stipendio. È una questione di giustizia salariale che si riflette sulla didattica: se il governo non interviene, rischiamo di avere sempre più cattedre vuote al Nord non per mancanza di insegnanti, ma per l’impossibilità di coprire le spese di trasferimento”. Lo dichiara oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, chiedendo una indennità di trasferta per tutti i lavoratori fuori sede della scuola: la richiesta verrà proposta anche all’Aran, il prossimo 26 marzo, in occasione del secondo incontro con la parte pubblica per il rinnovo del CCNL 2022-2024.

 

A questo proposito, ben vengano, quindi, le iniziative tese a portare “dignità e decoro alla figura dell’insegnante” anche attraverso “il progetto di un ‘piano casa’ per i docenti”, come dichiarato anche dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “Gli stipendi docenti e Ata – ricorda Pacifico – hanno un potere di acquisto limitato, negli ultimi anni hanno perso 6 mila euro rispetto a quelli dei lavoratori pubblici di altri ministeri: introdurre un’indennità di trasferta per lavoratori scuola fuori sede sarebbe un’operazione intelligente e di rispetto verso dei dipendenti pubblici che meritano più rispetto per il lavoro che svolgono”.

 

“Secondo il nostro Ufficio Studi sarebbe possibile prevedere tale indennità anche all’interno del Contratto collettivo nazionale di lavoro: l’importo dovrebbe essere fino a 1.000 euro per circa 200mila dipendenti e si potrebbero utilizzare i 182.524.809 milioni stanziati per la continuità didattica assieme ad altre economie pubbliche. Si tratterebbe – conclude il sindacalista autonomo – di un ristoro minimo come già previsto per il personale che lavora nelle piccole isole grazie a un emendamento chiesto dalla nostra organizzazione”.

 

L’Anief ritiene che sia possibile finanziare l’indennità di trasferta per i dipendenti della scuola fuori sede utilizzando non solo con i 152.524.808 milioni già stanziati per la continuità didattica (Legge 118/2024), ma anche i 30 milioni già previsti nel CCNI dalla Legge 205/2017 (art. 1, cc. 592-593bis) e i 3 milioni per il bonus isole (art. 1, c. 770 Legge 234/2021. In questo modo potrebbero essere erogati fino a mille euro per 200mila lavoratori fuori sede come welfare (Legge 207/2024, art. 1, cc. 124-125) piuttosto che legarli alle domande di mobilità o alla permanenza nella stessa sede di servizio.

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