Ceccanti (PD): "Inizia il semestre bianco e i partiti si sentono più liberi, ma è una tigre di carta"
“Inizia il semestre bianco e i partiti si sentono più liberi, ma è una tigre di carta“,così commenta il capogruppo del Partito Democratico in Commissione Affari Costituzionali, l’Onorevole Stefano Ce...

“Inizia il semestre bianco e i partiti si sentono più liberi, ma è una tigre di carta“,così commenta il capogruppo del Partito Democratico in Commissione Affari Costituzionali, l’Onorevole Stefano Ceccanti. Si apre oggi, 3 agosto, il semestre finale del mandato del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il quale il Capo dello Stato è privato dalla Costituzione del potere di sciogliere le Camere. Il semestre bianco rappresenta da sempre un periodo carico di turbolenze, e il prossimo non sarà da meno, dato l’agenda fitta che vedrà impegnati i parlamentari fino a notte fonda, compreso le domeniche.

Il rischio è trasformare le questioni di governo in un rodeo politico permanente in un’arena in cui il premier Mario Draghi non gioca al ribasso e rilancia dove ‘rilanciare’ significa non rallentare rispetto all’agenda di governo prefissata: dal voto di fiducia fissato per le ore 22:15 di ieri, lunedì 2 agosto, sulla Riforma Giustizia, cosiddetta Cartabia, con voto finale sul provvedimento in corso, al nuovo voto sul decreto Brunetta sulla Pubblica Amministrazione entro il prossimo 9 agosto.

In merito all’impedimento di sciogliere le Camere da parte del Presidente della Repubblica, in carica, il capogruppo del Partito Democratico della Commissione Affari Costituzionali ritiene si tratti di una limitazione che non chiude tutti i margini di manovra a disposizione del presidente della Repubblica: «Qualora le tensioni nella maggioranza si esacerbassero, osserva Stefano Ceccanti, Mattarella avrebbe infatti sempre a disposizione l’arma “finale” delle dimissioni anticipate».
Sergio Mattarella Presidente della Repubblica Italiana
