Cessiamo le ostilità e aspettiamo i corsi INDIRE con fiducia
Cessiamo le ostilità e aspettiamo i corsi INDIRE con fiducia

La decisione del governo di attivare i corsi INDIRE per la specializzazione dei docenti con esperienza sul campo pluriennale non deve essere vista come una scelta al ribasso, ma piuttosto come un riconoscimento del valore e della professionalità di chi ha dedicato anni all’insegnamento e al sostegno degli studenti. È riduttivo e intellettualmente sbagliato non riconoscere l’importanza di questa esperienza, che rappresenta un patrimonio inestimabile per il sistema educativo.
I corsi INDIRE sono stati concepiti anche per rispondere a una necessità concreta: molti docenti, per vari motivi, non hanno avuto l’opportunità di frequentare il TFA sostegno da 60 CFU. Questa situazione è stata spesso aggravata da una cattiva gestione dei corsi stessi, che ha reso difficile l’accesso alla formazione necessaria. Pertanto, l’attivazione di questi corsi rappresenta una possibilità di aggiornamento e specializzazione per chi ha già dimostrato competenza sul campo.
In merito alle affermazioni del professor Dario Ianes, è importante sottolineare che il suo appello ai corsisti del TFA tradizionale di bloccare le lezioni per protestare contro quella che definisce una “scorciatoia” non tiene conto della realtà di molti docenti che, pur avendo esperienza, non hanno potuto accedere a percorsi formativi precedenti. La proposta di ridurre i costi dei corsi universitari è certamente interessante, ma non deve oscurare l’importanza di valorizzare chi ha già un bagaglio di esperienza significativo.
Inoltre, l’appello di Ianes per una riforma radicale del sistema di sostegno è condivisibile, ma non deve essere usato come strumento per delegittimare il lavoro e l’impegno di chi, come noi, ha dedicato anni alla formazione e al supporto degli studenti con disabilità. La vera sfida è trovare un equilibrio tra il riconoscimento dell’esperienza e la necessità di una riforma sistemica, senza cadere nella trappola di considerare i corsi INDIRE come una soluzione di serie B.
In conclusione, è fondamentale che il dibattito si concentri sulla valorizzazione delle competenze e sull’inclusione, piuttosto che su una contrapposizione tra diverse forme di formazione. La collaborazione e il dialogo tra tutte le parti coinvolte sono essenziali per costruire un sistema di sostegno che risponda realmente alle esigenze di tutti gli studenti.
Condivido con il professor Ianes il desiderio di un sistema di sostegno migliore e più inclusivo. Tuttavia, credo che le soluzioni debbano essere attuate in modo ponderato e collaborativo, senza compromettere la qualità della formazione e del supporto offerto agli studenti. La mia esperienza mi ha insegnato che il cambiamento richiede tempo, dialogo e un impegno costante da parte di tutti noi, senza fare muro contro muro che non porta a niente.