Chat docente alunni/studenti. Molta cautela, ma possibile se non si è eccedenti
Chat docente alunni/studenti

Chat docente alunni/studenti. Molta cautela. Possibile, ma rispettando il criterio della non eccedenza rispetto alla funzione
Chat docente alunni/studenti. Molta cautela
Chat docente alunni/studenti. Lo sviluppo del digitale ha favorito il moltiplicarsi delle forme di comunicazione. scambio e condivisione delle informazioni di qualunque natura. Il riferimento è al 2.0 (social Network, messaggistica istantanea…). La scuola e in particolare i rapporti tra docenti e alunni/studenti non povevano rimanere esenti da tale sviluppo.
Da qui il diffondersi della pratica comunicativa extra-aula, fatta di avvisi, invio materiale… Solitamente questa modalità avviene attraverso il registro elettronico, ma è sempre più diffusa la tendenza a coinvolgere anche ambienti di messaggistica, come WhatsApp.
In questo tipo di comunicazione libera, il rischio di scivolare verso una comunicazione amicale è alto e quindi esporsi al sospetto di un adescamento di minorenne. Il reato nasce dal superamento del rapporto gerarchico (adulto/ragazzo – professore/studente), sconfinando in un contesto prevalentemente emotivo e coinvolgente, fatto di lusinghe, ammiccamenti, conversazioni con contenuti ambigui e quindi non consoni con la funzione. docente. Se i fatti sono accertati e riconosciuti dal giudice si può incorrere in sanzioni disciplinari e nei casi più gravi anche al licenziamento.
Quindi quali caratteristiche deve avere una comunicazione tra docente e alunno/studente? Semplice, occorre non eccedere, non andare oltre la propria funzione di orientamento, istruzione e formazione che rimanda a comunicazioni di natura didattica. Oltre si diventa esorbitanti!