Chiusure scolastiche per maltempo: normativa e recupero delle giornate
Le chiusure scolastiche per maltempo rappresentano una misura necessaria per garantire la sicurezza degli studenti, del personale scolastico e delle famiglie durante eventi atmosferici avversi come nevicate, alluvioni o condizioni meteorologiche estreme.

Le chiusure scolastiche per maltempo rappresentano una misura necessaria per garantire la sicurezza degli studenti, del personale scolastico e delle famiglie durante eventi atmosferici avversi come nevicate, alluvioni o condizioni meteorologiche estreme. Queste decisioni sono generalmente prese dalle autorità locali, come sindaci o presidenti di Regione, che valutano la gravità delle condizioni meteo e dispongono la chiusura degli edifici scolastici. Ma cosa prevede la normativa in merito al recupero delle giornate non lavorate o non svolte a causa del maltempo?
Riferimenti normativi per la chiusura delle scuole
In Italia, la competenza per la chiusura delle scuole in caso di eventi eccezionali è attribuita agli enti locali, in particolare ai sindaci, come stabilito dal Decreto Legislativo 267/2000 (Testo Unico degli Enti Locali). L’articolo 54 di questo decreto conferisce ai sindaci il potere di adottare misure urgenti in caso di pericolo per la pubblica incolumità, tra cui la chiusura degli edifici scolastici per situazioni di maltempo. Tali decisioni possono essere prese anche dai presidenti delle Regioni in casi di emergenze più ampie, attraverso ordinanze regionali.
Queste ordinanze sono di natura temporanea e legate alla durata dell’emergenza. Le decisioni di chiusura vengono spesso comunicate tramite i siti ufficiali dei Comuni o delle Regioni, nonché attraverso i media locali, per garantire un’adeguata informazione alle famiglie e ai lavoratori del settore scolastico.
La questione del recupero delle giornate scolastiche
Una delle domande più frequenti in merito alle chiusure per maltempo riguarda la necessità di recuperare le giornate di lezione perse. Per quanto riguarda gli alunni, la normativa non prevede un obbligo generale di recupero delle lezioni perse per motivi legati a eventi atmosferici. Tuttavia, l’articolo 74 del Decreto Legislativo 297/1994 (Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione) stimare che l’anno scolastico deve garantire almeno 200 giorni di lezione. Qualora le chiusure per maltempo rischino di far scendere il totale sotto questo limite, le scuole possono adottare misure per il recupero delle giornate perse.
In pratica, la maggior parte delle Regioni prevede nei propri calendari scolastici un certo margine di tolleranza proprio per far fronte a situazioni impreviste, come appunto il maltempo. Solo nel caso in cui le chiusure straordinarie comportassero una riduzione significativa dei giorni di lezione, le scuole potrebbero decidere di prolungare il calendario scolastico o di recuperare le ore con attività didattiche aggiuntive, ma si tratta di decisioni prese a livello locale.
Il personale scolastico e la non obbligatorietà del recupero
Per quanto riguarda il personale docente e ATA (personale amministrativo, tecnico e ausiliario), la normativa prevede che i giorni di chiusura della scuola disposti per maltempo non siano recuperabili ai fini lavorativi. Secondo il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del comparto scuola, infatti, le giornate non lavorate per cause di forza maggiore, come le ordinanze di chiusura per maltempo, non devono essere recuperate dal personale. Questo vale sia per i docenti che per il personale ATA, che non sono tenuti a recuperare le ore non svolte durante le chiusure.
Tuttavia, è importante che il personale scolastico sia informato ufficialmente delle ordinanze di chiusura, per evitare assenze ingiustificate e garantire la trasparenza della comunicazione tra scuola e dipendenti. Spetta ai dirigenti scolastici e alle autorità locali assicurarsi che tutte le procedure siano seguite correttamente, compresa la comunicazione tempestiva della chiusura e delle modalità di gestione della situazione.
Le chiusure per maltempo, pur rappresentando un’interruzione dell’attività scolastica, sono una misura necessaria per la sicurezza di tutti i soggetti coinvolti. La normativa italiana consente una certa flessibilità nella gestione delle giornate perse, considerando la natura imprevedibile degli eventi atmosferici. Mentre gli studenti possono godere di un margine di tolleranza sui giorni di lezione, il personale scolastico non è tenuto a recuperare le ore non lavorate. Questa regolamentazione mira a bilanciare la continuità didattica con la sicurezza ei diritti dei lavoratori, mantenendo sempre al centro l’interesse della comunità scolastica.
Con l’arrivo della stagione invernale e il rischio di nevicate e maltempo, è importante che famiglie, studenti e personale scolastico siano ben informati sui propri diritti e doveri in caso di chiusure straordinarie, per affrontare al meglio le eventuali emergenze.