Classi pollaio e Anief, la dichiarazione di M.Pacifico non convince
Classi pollaio e Anief, M. Pacifico pone giustamente il problema. Sorprende però che si meravigli della persistenza del sovraffollamento. Occorre perseguire la via legislativa.Classi pollaio e Anief....

Classi pollaio e Anief, M. Pacifico pone giustamente il problema. Sorprende però che si meravigli della persistenza del sovraffollamento. Occorre perseguire la via legislativa.
Classi pollaio e Anief. La dichiarazione di M. Pacifico (Anief)
Classi pollaio e Anief. Il Presidente nazionale del giovane sindacato M. Pacifico rilascia la seguente dichiarazione” Anche se sono stati confermati i numeri dello scorso anno, gli organici risultano comunque insufficienti per garantire adeguatamente il diritto all’istruzione, ma anche ad evitare le classi pollaio e adeguare il tempo scuola nella primaria…”
Da sempre Anief si è battuto per il superamento senza se e senza ma delle classi pollaio. Occorre riconoscerne il merito. La iattura pedagogica prodotto del pensiero liberistico voluta da M. Gelmini e G. Tremonti resiste e la sua presenza resta significativamente penalizzante per una scuola dell’inclusione.
L’unica soluzione è per via legislativa
Sorprende però la dichiarazione di M. Pacifico. Sfugge il suo ragionamento. Impensabile superare le classi pollaio per via amministrativa. Il Mim e gli Usr sono soggetti che non hanno alcun potere legislativo. Essi devono applicare la norma vigente che fa riferimento alla legge 133/08 e soprattutto al D.P.R.81/09. che definisce in modo dettagliato i parametri minimi e massimi per ogni ordine di studio (infanzia-scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado). Quindi chiedere loro di farlo, significa dimenticare il loro profilo applicativo.
Attualmente il tema è stato messo su un binario morto. Se ne parla sempre meno, eccetto qualche rara iniziativa, come il confronto online (Scialpi/Costarelli) organizzato da lavocedellascuolalive.it.
La soluzione è semplice e sicuramente più efficace di parole dette in libertà: il sindacato deve farsi promotore di un provvedimento legislativo che superi gli attuali vincoli normativi. Diversamente si fa chiacchiera, poco efficace ai fini pratici. L’unica a risultare contenta dello stallo è M. Gelmini che continua a guardare con soddisfazione la sua creatura in piena salute.