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CNDDU: Fumo e alcol minacciano i giovani, la scuola diventi presidio di prevenzione e diritti

CNDDU: Fumo e alcol minacciano i giovani, la scuola diventi presidio di prevenzione e diritti

A cura di Redazione
16 maggio 2025 20:33
CNDDU: Fumo e alcol minacciano i giovani, la scuola diventi presidio di prevenzione e diritti -
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I dati resi noti nell’ambito della campagna “Respiriamo Insieme” dell’Associazione Italiana di Oncologia Toracica (AIOT) evidenziano un quadro estremamente preoccupante: quasi il 40% degli adolescenti di 17 anni ha già avuto contatto con il fumo di sigaretta. Le percentuali relative alle ragazze e ai ragazzi, rispettivamente del 19% e del 14% per il primo contatto con il fumo, indicano una tendenza crescente che si manifesta già a partire dai 13 anni. Si tratta di numeri che pongono con urgenza il tema dell’educazione alla salute nel cuore dell’agenda scolastica nazionale.

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani riconosce con convinzione il valore educativo e simbolico della campagna AIOT, che ha saputo stimolare la creatività e il pensiero critico degli studenti attraverso opere d’arte, cortometraggi e flash mob incentrati sulla prevenzione. Tuttavia, questa meritevole iniziativa dimostra anche che non si può più rimandare l’adozione di politiche sistemiche e permanenti in ambito scolastico. È necessario, infatti, affrontare in maniera strutturale le dipendenze da tabacco e alcol, a partire da un quadro normativo aggiornato e da un impegno formativo concreto e diffuso.

La Costituzione Italiana, all’articolo 32, sancisce il diritto alla salute come diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività. Ogni violazione precoce di tale diritto – come accade con l’introduzione al fumo o all’alcol in età scolare – non rappresenta solo un rischio sanitario, ma mina profondamente la dignità e la possibilità di autorealizzazione delle giovani generazioni. La scuola pubblica, in quanto spazio costituzionale della formazione integrale della persona, deve assumersi la responsabilità di trasformarsi in un presidio attivo e competente nella tutela della salute fisica e mentale.

Per questa ragione, il CNDDU propone al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Prof. Giuseppe Valditara, l’adozione di un Piano Scientifico Nazionale “Scuola e Prevenzione Integrata”. Tale piano si fonda sull’idea che la prevenzione debba diventare parte integrante del curricolo scolastico attraverso una disciplina interdisciplinare dedicata ai temi della salute e dei diritti umani. In essa convergeranno contenuti delle scienze, dell’educazione civica, del diritto e della psicologia, con un approccio evidence-based basato su dati epidemiologici, evidenze neuroscientifiche e principi etici.

Il piano prevede inoltre la formazione continua e obbligatoria per il personale docente, affinché possa operare con competenze aggiornate nella prevenzione delle dipendenze, avvalendosi della collaborazione di psicologi, medici, giuristi ed educatori specializzati. In ogni istituto scolastico dovrebbe essere costituito un team dedicato alla promozione del benessere e alla sorveglianza delle fragilità, capace di leggere in tempo reale i segnali di disagio.

Un ulteriore asse d’intervento riguarda il monitoraggio precoce attraverso la somministrazione annuale di questionari validati scientificamente, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e le aziende sanitarie locali. I dati raccolti dovrebbero confluire in un Osservatorio Nazionale delle Dipendenze Giovanili in ambito scolastico, con l’obiettivo di orientare le politiche pubbliche e gli interventi educativi.

Dal punto di vista normativo, il CNDDU propone un rafforzamento dell’attuale legge antifumo e anti-alcol nelle scuole, con l’estensione del divieto a tutte le aree dell’istituto, comprese quelle esterne, i campi sportivi e le uscite didattiche. È auspicabile l’introduzione di sanzioni pedagogiche, non punitive, che prevedano per gli studenti recidivi l’obbligo di partecipare a percorsi formativi con oncologi, psicologi o persone ex-dipendenti da sostanze, coinvolgendo nel processo anche le famiglie.

Infine, la proposta include il sostegno istituzionale e finanziario a campagne artistiche e multimediali come “Respiriamo Insieme”, valorizzando la creatività dei ragazzi, con premi, riconoscimenti e visibilità nazionale. La promozione della salute non può prescindere da un linguaggio vicino ai giovani, da processi partecipativi e da una comunicazione che sappia motivare, non solo informare.

In una società che invecchia rapidamente, e che si trova a sostenere i costi sanitari, economici e sociali di malattie croniche prevenibili, è fondamentale ripartire dalla scuola come laboratorio di consapevolezza, di responsabilità biologica e di cittadinanza attiva. La salute, come diritto umano, va tutelata attraverso politiche educative fondate sulla conoscenza, sul pensiero critico e sulla promozione del benessere collettivo.

Il CNDDU è disponibile fin da ora a fornire al Ministero proposte dettagliate, materiali scientifici e supporto formativo per contribuire alla realizzazione di questo piano, nella convinzione che non basta vietare: occorre educare; non basta informare: è necessario responsabilizzare.

 

 

prof. Romano Pesavento

presidente CNDDU

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