CNDDU, su segnalazione di alcuni docenti palermitani, in difesa dei diritti dei cittadini: “Restituite dignità al Parco Cassarà, simbolo tradito”
CNDDU, su segnalazione di alcuni docenti palermitani, in difesa dei diritti dei cittadini: “Restituite dignità al Parco Cassarà, simbolo tradito”

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU), in seguito a una segnalazione ricevuta da un gruppo di docenti di Palermo, intende denunciare con forza e determinazione la vergognosa situazione in cui versa da anni il Parco intitolato a Ninni Cassarà, chiuso al pubblico a causa della presenza di amianto e mai effettivamente bonificato.
Questa condizione di abbandono rappresenta una ferita profonda non solo per la città di Palermo, ma per tutto il Paese. È un oltraggio intollerabile alla memoria del Vice Questore Ninni Cassarà, servitore dello Stato assassinato dalla mafia nel 1985 per il suo impegno instancabile nella lotta alla criminalità organizzata. Intitolare un parco alla sua memoria e poi lasciarlo chiuso, contaminato, dimenticato, equivale a trasformare un gesto simbolico di giustizia in una beffa crudele e ipocrita.
Il CNDDU si unisce al grido di allarme dei docenti palermitani e chiede con urgenza alle autorità locali, regionali:
– la bonifica immediata dell’area, con la rimozione di ogni materiale pericoloso per la salute pubblica.
– la riapertura e la restituzione del parco alla cittadinanza, in particolare ai giovani e alle scuole, affinché possa tornare a essere un luogo di memoria attiva e di educazione alla legalità.
– l’attivazione di un presidio educativo permanente nel parco, volto a diffondere la cultura dei diritti umani, della cittadinanza consapevole e della lotta alla mafia.
Il CNDDU lancia un appello forte e chiaro alle istituzioni competenti: è tempo di passare dalle promesse ai fatti. Si acceleri immediatamente l’iter di bonifica e riqualificazione. Ogni giorno di ritardo rappresenta un’offesa alla memoria di Ninni Cassarà e un’occasione persa per costruire una società più giusta.
Facciamo appello anche alle scuole di Palermo, agli studenti e ai giovani cittadini: fate sentire la vostra voce! Organizzate momenti di riflessione, flash mob, campagne sociali. Pretendete che il Parco Cassarà venga restituito alla città. La legalità si difende anche facendo pressione civile affinché i luoghi della memoria diventino spazi vivi, non monumenti abbandonati.
In un tempo in cui la memoria dei martiri della giustizia rischia di essere offuscata dalla distrazione collettiva e dalla retorica, è nostro dovere civile e morale difendere i luoghi simbolo della legalità e trasformarli in spazi di formazione e impegno.
Lasciare chiuso e contaminato il Parco Cassarà significa lasciare che la mafia vinca ancora una volta. Il CNDDU non intende restare in silenzio.
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU