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Concorsi PNRR: le nuove regole annunciate da Valditara

Oggi il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha incontrato i sindacati per presentare le nuove regole relative ai prossimi concorsi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questi co...

A cura di Redazione
08 ottobre 2024 16:01
Concorsi PNRR: le nuove regole annunciate da Valditara -
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Oggi il Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha incontrato i sindacati per presentare le nuove regole relative ai prossimi concorsi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Questi concorsi, cruciali per il reclutamento di 70.000 docenti entro il 2026, hanno subito alcune modifiche che mirano a velocizzare le procedure e garantire il raggiungimento degli obiettivi previsti.

Le novità annunciate

Le nuove regole comprendono tre principali cambiamenti:

  1. Ammissione alla prova orale: Ora sarà ammesso alla prova orale un numero di candidati pari a tre volte il numero dei posti disponibili, a condizione che abbiano ottenuto almeno 70/100 alla prova scritta.
  2. Riduzione dei tempi per presentare domanda: I tempi per la presentazione delle domande sono stati ridotti da 30 a 20 giorni.
  3. Integrazione dei programmi di concorso: È stato ampliato l’Allegato A del DM 205/2023, includendo le lingue ebraico e neogreco nelle classi di concorso delle lingue straniere.

Queste modifiche, ha chiarito il Ministero, non sono soggette a trattative sindacali poiché derivano direttamente dalle disposizioni del PNRR e dalle normative approvate dal Parlamento.

Le critiche della FLC CGIL

Tuttavia, la FLC CGIL ha espresso forti riserve sulle nuove regole. Il sindacato ha criticato soprattutto il limite numerico di ammissione alla prova orale, affermando che questo meccanismo potrebbe escludere candidati adeguatamente preparati, creando disparità tra le regioni. Secondo il sindacato, la selezione dovrebbe essere basata esclusivamente sulla preparazione dei candidati e non su un limite prestabilito. La CGIL ha inoltre chiesto che i nuovi concorsi vengano sospesi nelle regioni dove sono ancora presenti idonei dei precedenti concorsi, sottolineando che si rischia di aumentare la precarietà invece di risolverla.

Altra critica riguarda la riduzione dei tempi per presentare domanda, considerata una mossa frettolosa che mette pressione sui candidati e sugli stessi sindacati, i quali devono offrire assistenza e consulenza in tempi troppo stretti.

Le critiche della Uil Scuola

Anche la UIL Scuola, hanno espresso perplessità, richiedendo più tempo per affrontare la questione del precariato e suggerendo che prima di bandire nuovi concorsi si dovrebbe risolvere il problema dei posti vacanti e dei precari storici, utilizzando strumenti già esistenti come le graduatorie GPS.

Nonostante queste critiche, il Ministero ha ribadito l’importanza di procedere con le modifiche per rispettare i vincoli europei e garantire che le assunzioni siano completate entro le scadenze stabilite dal PNRR.

In definitiva, l’incontro ha messo in evidenza le tensioni tra l’urgenza del Ministero di rispettare i termini del PNRR e le richieste dei sindacati di una maggiore attenzione verso i docenti precari e la qualità del reclutamento.

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