Concorso docenti Abruzzo: il MIM latita
Attorno al Concorso docenti in Abruzzo non si placano le polemiche: il MIM latita e, a una settimana dall’inizio delle prove scritte, ancora non ha dato alcuna risposta. Il motivo del contendere è la...

Attorno al Concorso docenti in Abruzzo non si placano le polemiche: il MIM latita e, a una settimana dall’inizio delle prove scritte, ancora non ha dato alcuna risposta.
Il motivo del contendere è la sovrapposizione tra la giornata concorsuale dedicata alle prove per la scuola dell’infanzia e i seggi elettorali.
(https://www.vocedellascuola.it/2024/02/21/concorso-docenti-labruzzo-sul-piede-di-guerra/?feed_id=3603&_unique_id=65d63293b1b43)
È noto infatti che per le persone impiegate ai seggi l’incarico sicuramente abbia inizio il sabato pomeriggio e termini il lunedì, dopo l’intera notte trascorsa ad occuparsi dello spoglio.
Gli insegnanti impegnati ai seggi ed iscritti al Concorso, fin dal giorno della notizia dell’individuazione delle date delle prove, hanno immediatamente evidenziato l’incongruenza all’Ufficio Scolastico Regionale, nella persona del Direttore Nardocci, con una PEC datata 19 febbraio.
La richiesta è sempre stata duplice: spostare la data della prova per infanzia oppure accettare la richiesta di fissazione nuova data per chi fosse impegnato ai seggi.
La questione in seconda battuta è stata segnalata a numerosi candidati al Consiglio regionale e a diversi politici di esperienza, di ogni lista e colore, ed è approvata in Parlamento dove, dalla voce del deputato pentastellato Caso, è stata diramata una nota che supportava le richieste dei docenti abruzzesi.
Dal ministero, però, tutto tace.
Solo l’Ufficio Scolastico, interpellato telefonicamente, ha dato una laconica risposta: “Non le resta che rinunciare ad uno o l’altro. Se avessimo novità, le faremmo sapere”.
Pare infatti che la fattispecie della sovrapposizione tra Concorso ed Elezioni non si sia mai verificata prima nella storia della Repubblica, e pertanto non sia normata, impedendo di fatto all’USR di accogliere le domande di fissazione nuova data avanzate dagli interessati.
In questo modo, i docenti interessati si trovano a dover scegliere se rinunciare al sogno di un lavoro sicuro (il concorso) o rinunciare ad un diritto-dovere sociale (la nomina ai seggi) perché, nel digitalizzato 2024, in Abruzzo ancora non è possibile conciliare due diversi diritti costituzionalmente garantiti.