concorso docenti (d.m. 205/2023): il consiglio di stato ordina un “approfondimento nel merito” sulla mancata assegnazione del punteggio aggiuntivo per il titolo di studio
concorso docenti (d.m. 205/2023): il consiglio di stato ordina un “approfondimento nel merito” sulla mancata assegnazione del punteggio aggiuntivo per il titolo di studio

INTERPRETAZIONE E APPLICAZIONE DELLAFORMULA MATEMATICA, PREVISTA ESPRESSAMENTE DAL BANDO DI CONCORSO, PER L’ATTRIBUZIONE DEI PUNTEGGI AGGIUNTIVI RISPETTO AI TITOLI DI STUDIO…
A cura degli avvocati Aldo Esposito e Ciro Santonicola
Con ordinanza di aprile 2025, la Settima Sezione del Consiglio di Stato ha disposto l’accelerazione del giudizio di merito per una controversia che mette in luce importanti questioni sulla trasparenza nei concorsi pubblici.
Il caso riguarda l’attuazione di una formula matematica che, secondo la tesi avanzata in giudizio, avrebbe cambiato radicalmente l’esito del concorso per un aspirante docente.
Con recentissimo provvedimento cautelare, i giudici di Palazzo Spada hanno disposto che il TAR Campania fissi con sollecitudineun’udienza di merito per approfondire una questione che potrebbe assumere ripercussioni significative per numerosi docenti.
Si parla della posizione di un candidato al concorso per la classe “Tecnologie Musicali” – indetto con D.M. 205/2023 – che ha partecipato con successo alle prove selettive, vedendosi tuttavia negare l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo rivendicato per il suo titolo di studio principale.
Il bando di concorso prevedeva, nell’Allegato B al punto A.1.1, una formula matematica molto chiara per attribuire un punteggio extra al titolo di accesso: voto – 75 /2, applicabile quando il voto del titolo è superiore a 75/100. Il candidato possiede un Diploma Accademico di II livello conseguito con la votazione massima di 110/110, che convertito in centesimi equivale a 100/100.
Applicando la formula prevista dal bando, l’istante avrebbe dovuto ricevere “un punteggio aggiuntivo” sufficiente per collocarlo nella graduatoria di merito “in posizione utile per l’immissione in ruolo”.
Tuttavia, l’Ufficio Scolastico Regionale, invece di valutare il diploma accademico del candidato, ha scelto di considerare l’abilitazione specifica che lo stesso aveva conseguito attraverso il precedente concorso ordinario 2020, ottenuta con votazione che, risultando inferiore a 75, non dava diritto ad alcun punto aggiuntivo secondo la formula del bando.
IL PERCORSO LEGALE AVVIATO
Il candidato ha presentato ricorso al TAR Napoli, chiedendo l’annullamento dei decreti dell’USR Campania con cui è stata approvata la graduatoria di merito.
In primo grado, con ordinanza del marzo 2025, il TAR ha respinto l’istanza cautelare ritenendo che non vi fosse più urgenza poiché le assunzioni per l’anno scolastico 2024/2025 avrebbero dovuto concludersi entro il 31 dicembre 2024.
Il ricorrente ha quindi proposto appello cautelare al Consiglio di Stato, per il tramite dello studio legale Esposito Santonicola, che ha individuato un punto decisivo da chiarire nel merito: “perché la P.A. abbia scelto di valutare, ai fini del punto A.1.1 dell’Allegato B al bando di concorso, l’abilitazione ottenuta […] invece del diploma di laurea […], con l’esito pratico di non attribuire, per il titolo in discorso, alcun punteggio aggiuntivo”.
Il Consiglio di Stato, disponendo l’accelerazione dell’udienza di merito (e accogliendo l’appello ai sensi dell’art. 55 comma 10 del codice del processo amministrativo), ha riconosciuto la rilevanza della questione e la necessità di un approfondimento puntualedella problematica di merito, rimesso alla valutazione del T.A.R. Napoli.
Per richiedere informazioni sull’applicazione dei criteri di valutazione dei titoli nei recenti concorsi scuola, è possibile contattare lo Studio Legale Esposito/Santonicola attraverso:
• WhatsApp (messaggi scritti o vocali): 366 18 28 489;
• Numero fisso: 08119189944 nei seguenti orari:
-Dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 16:30 alle 19:30, ogni lunedì, mercoledì e venerdì.
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