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Concorso PNRR 2023: Gli Idonei Tagliati Fuori, Anief Pronta a Ricorrere al TAR

Migliaia di docenti risultati idonei al concorso PNRR 2023 rischiano di essere esclusi dalla stabilizzazione. Anief, sindacato di riferimento, ha avviato una campagna di ricorsi al TAR del Lazio, chiedendo il riconoscimento dei diritti di questi insegnant

A cura di Redazione
11 settembre 2024 21:19
Concorso PNRR 2023: Gli Idonei Tagliati Fuori, Anief Pronta a Ricorrere al TAR -
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Il concorso PNRR 2023, promosso per rispondere alle esigenze di stabilizzazione del personale scolastico in Italia, ha generato una situazione paradossale: migliaia di candidati risultati idonei, ma non vincitori, rischiano di essere esclusi dalle graduatorie di merito e privati del diritto all’assunzione e all’abilitazione. Anief, il sindacato autonomo guidato da Marcello Pacifico, ha deciso di intervenire con una massiccia campagna di ricorsi al TAR del Lazio, per garantire giustizia a questi insegnanti.

 

Gli Idonei: Una Risorsa Sottovalutata
Nel sistema di reclutamento scolastico italiano, la distinzione tra idonei e vincitori di concorso è sempre stata una questione controversa. Come sottolinea Marcello Pacifico, presidente dell’Anief, “non c’è differenza sostanziale tra un idoneo e un vincitore, entrambi hanno superato la soglia richiesta per l’abilitazione”. Tuttavia, solo i vincitori vengono immessi in ruolo, mentre agli idonei viene spesso negata non solo l’assunzione, ma anche l’abilitazione all’insegnamento. Questo, in un momento in cui le scuole italiane soffrono una cronica carenza di personale docente, appare come un controsenso.

Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione, infatti, il numero di insegnanti a tempo determinato continua a crescere, e ogni anno sono necessarie migliaia di supplenze per coprire le carenze di organico. A fronte di questa situazione, la decisione di escludere dal processo di stabilizzazione migliaia di docenti idonei risulta ancora più difficile da comprendere. Pacifico ha ricordato che “già nel 2012 Anief aveva vinto una battaglia simile, facendo riconoscere il diritto degli idonei a essere inseriti in graduatoria”.

Il Ruolo di Anief: Migliaia di Ricorsi al TAR
Il sindacato Anief, da sempre in prima linea nella difesa dei diritti dei docenti, ha raccolto migliaia di adesioni per presentare ricorsi al TAR del Lazio. Il ricorso si basa su un principio semplice: se un candidato supera tutte le prove di un concorso pubblico e viene dichiarato idoneo, deve avere accesso non solo alla graduatoria di merito, ma anche alla stabilizzazione e all’abilitazione all’insegnamento.

Pacifico ha spiegato che il sindacato non intende fermarsi qui: “Continueremo a sollecitare la politica affinché si trovi una soluzione stabile a questo problema. È uno spreco di risorse non assumere insegnanti già selezionati, costringendo il sistema scolastico a bandire nuovi concorsi quando il personale idoneo è già a disposizione”.

La Situazione Attuale: Un Sistema Scolastico in Crisi
Il dibattito sul concorso PNRR 2023 si inserisce in un contesto più ampio di difficoltà strutturali del sistema scolastico italiano. Ogni anno le scuole devono fare i conti con la mancanza di docenti di ruolo, ricorrendo a supplenze temporanee o, in alcuni casi, a veri e propri “interpelli”, procedure con cui si cerca di coprire posti vacanti rivolgendosi agli insegnanti disponibili a livello nazionale.

Secondo i dati forniti dal Ministero, nel solo anno scolastico 2022-2023 sono stati necessari oltre 150.000 contratti a tempo determinato per coprire le esigenze delle scuole. Eppure, nonostante questa carenza cronica di personale, le procedure di reclutamento continuano a escludere migliaia di candidati idonei.

Prospettive Future: Un Appello alla Politica
Il ricorso promosso da Anief non è solo una battaglia legale, ma anche una sfida politica. Marcello Pacifico ha dichiarato che il sindacato continuerà a fare pressione sul Parlamento e sul Governo affinché venga trovata una soluzione definitiva alla questione degli idonei. “Non possiamo permetterci di sprecare risorse e lasciare migliaia di insegnanti qualificati fuori dal sistema. Il PNRR è una grande opportunità per rafforzare la scuola italiana, ma per farlo occorre riconoscere il merito e il diritto degli idonei”.

In conclusione, la questione degli idonei al concorso PNRR 2023 rappresenta una sfida cruciale per il sistema educativo italiano. Con il rischio di ulteriori ricorsi e una crescente insoddisfazione tra i docenti, il Governo sarà chiamato a intervenire rapidamente per evitare di compromettere ulteriormente il funzionamento delle scuole e garantire che i migliori talenti possano essere valorizzati.

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