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Conferma docente di sostegno su richiesta famiglie: sindacati in rivolta

Il Decreto Ministeriale n. 32 del 26 febbraio 2025, emanato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha introdotto una procedura straordinaria per garantire la continuità didattica degli insegnanti...

A cura di Redazione
07 maggio 2025 17:28
Conferma docente di sostegno su richiesta famiglie: sindacati in rivolta -
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Il Decreto Ministeriale n. 32 del 26 febbraio 2025, emanato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha introdotto una procedura straordinaria per garantire la continuità didattica degli insegnanti di sostegno a tempo determinato per l’anno scolastico 2025/2026. Il provvedimento consente alle famiglie degli alunni con disabilità di richiedere, entro il 31 maggio, la conferma del docente di sostegno dell’anno precedente, anche in assenza del titolo di specializzazione, a condizione che il posto sia disponibile per l’anno successivo .

Le critiche dei sindacati

Il decreto ha suscitato forti reazioni da parte dei sindacati del settore scolastico. La UIL Scuola Rua, attraverso il suo Segretario generale Giuseppe D’Aprile, ha espresso preoccupazione per il rischio che molti docenti attualmente in servizio non abbiano più una collocazione l’anno prossimo, compromettendo la continuità didattica per gli alunni con disabilità. D’Aprile ha inoltre criticato l’apertura a logiche clientelari e la compromissione dell’imparzialità del sistema scolastico statale .

Anche la Gilda degli Insegnanti ha manifestato la sua opposizione al decreto, lanciando una petizione per chiederne il ritiro. Secondo la Gilda, il provvedimento ricorda la “chiamata diretta” prevista dalla legge 107 e rischia di trasformare la scuola in un “supermarket”, dove le famiglie scelgono e eliminano i servizi a proprio piacimento.

La FLC CGIL ha impugnato il decreto al TAR del Lazio, sostenendo che viola la trasparenza nelle assunzioni e compromette la regolarità delle graduatorie, danneggiando il diritto all’accesso al lavoro pubblico e snaturando il ruolo del docente di sostegno, che dovrebbe essere integrato nella classe.

Il sostegno delle associazioni di famiglie

Dall’altra parte, diverse associazioni di famiglie e disabilità hanno espresso il loro sostegno al decreto. La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (FISH) ha definito “corporativa” l’opposizione sindacale, sottolineando l’importanza della continuità didattica per l’inclusione degli alunni con disabilità. Anche il Movimento Italiano Genitori (Moige) ha condiviso il parere positivo, evidenziando il diritto delle famiglie a partecipare attivamente al percorso educativo dei propri figli con disabilità.

La decisione del TAR e le implicazioni future

Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha respinto l’istanza di sospensiva presentata da FLC-CGIL e Gilda-Unams contro il decreto, confermando la validità del provvedimento fino alla discussione di merito, prevista per settembre. Il TAR ha ritenuto che non sussistano i presupposti per una sospensione immediata del decreto.

Nel frattempo, le famiglie possono presentare la richiesta di conferma del docente di sostegno entro il 31 maggio, e i dirigenti scolastici devono comunicare l’esito della richiesta entro il 15 giugno. La conferma del docente avviene in via prioritaria nella fase di conferimento degli incarichi di supplenza per l’anno scolastico 2025/2026.

Conclusioni

Il Decreto Ministeriale 32 ha aperto un acceso dibattito tra sindacati e associazioni di famiglie, evidenziando la complessità del tema della continuità didattica nel sostegno scolastico. Mentre i sindacati temono un indebolimento delle procedure di reclutamento e una possibile deriva clientelare, le famiglie vedono nel decreto un’opportunità per garantire stabilità e continuità educativa ai propri figli. La decisione finale del TAR, attesa per settembre, sarà determinante per il futuro di questa misura e per l’equilibrio tra diritti dei lavoratori e esigenze delle famiglie nel sistema scolastico italiano.

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