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La Confil in audizione alla Camera, Minoia: la scuola non è più un luogo sacro, disatteso il patto educativo con le famiglie

Riflettori ancora puntati sulla violenza in ambito scolastico nel corso della recente audizione alla Camera della Confil, Confederazione italiana lavoratori, che ha concluso il ciclo di audizioni info...

12 giugno 2023 20:00
La Confil in audizione alla Camera, Minoia: la scuola non è più un luogo sacro, disatteso il patto educativo con le famiglie -
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Riflettori ancora puntati sulla violenza in ambito scolastico nel corso della recente audizione alla Camera della Confil, Confederazione italiana lavoratori, che ha concluso il ciclo di audizioni informali nell’ambito della proposta di legge n°835 di iniziativa dell’onorevole Sasso, recante modifiche agli artt.336 e 341bis del codice penale e altre disposizioni per la tutela e la sicurezza del personale scolastico. Presenti il segretario generale della Confederazione Luigi Minoia, il componente del Direttivo Nazionale Salvatore Bonamassa, e la Dirigente sindacale Emanuela Sierri.

Ad intervenire sono stati Minoia e Bonamassa, i quali hanno puntato l’attenzione sull’importanza del patto educativo fra Scuola e Famiglia, che negli ultimi anni è stato evidentemente disatteso. – Un tempo la scuola era considerata un luogo sacro – ha affermato Minoia – oggi bisogna chiamare in causa le famiglie perché sono una parte importante del lavoro educativo: sono i genitori a dover educare la persona, mentre la scuola deve educare il cittadino. Ai genitori va spiegato che i figli non vanno sempre assecondati, ricordando che un docente nell’esercizio delle sue funzioni è un pubblico ufficiale a tutti gli effetti di legge – e ancora – l’insegnante non ottiene alcun beneficio dall’inasprimento delle pene, pertanto appare condivisibile la proposta di istituire l’Osservatorio Nazionale sulla sicurezza del personale scolastico -.

A seguire Salvatore Bonamassa ha ribadito che i principi di rispetto e correttezza nei confronti degli insegnanti dovrebbero essere inculcati da ciascun genitore ai propri figli, e che a causa del mutato sfondo antropologico e culturale ben descritto nella proposta di legge dell’On. Sasso, sono al contrario venuti a mancare. Il dott.Bonamassa ha anche sottolineato come l’assenza di valori non concorra da sola a svilire la figura degli nsegnanti: – sottopagati in Italia e trattati peggio dei loro colleghi europei, il che non può che esacerbare questa deriva morale determinando uno stato di umiliazione permanente. In Lussemburgo lo stipendio annuo medio è di €69.076, in Germania €54.129, in Spagna €30.992, fino a giungere in Italia, dove un docente percepisce in media €24.297 (dati Eurydice riferiti al biennio 2020/21) – ha aggiunto Bonamassa.

“In conclusione la famiglia resta la prima agenzia educativa per la crescita personale dell’individuo e svolge un ruolo fondamentale per la prevenzione del disagio giovanile, un ruolo che proprio in ragione di ciò andrebbe esercitato anche a scuola. Utile ricordare, a tale proposito, che le sanzioni o le varie misure punitive condivise anche dagli organi preposti, rimangono poco efficaci senza il coinvolgimento di entrambi i genitori.
La scuola non può e non deve sostituire la famiglia, anche se rimane sempre protagonista indiscussa per la formazione formale e non formale dei nostri ragazzi. Fondamentale che le famiglie riprendano a dare il buon esempio ai propri figli, in particolare nei rapporti con i docenti e senza mai dimenticare le proprie responsabilità oltre che morali anche civili, racchiuse nel principio giuridico della cosiddetta “culpa in educando””. Così dichiara Emanuela Sierri, Dirigente sindacale Confil.

 

 

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