Confintesa Scuola Sicilia chiede la stabilizzazione urgente dei docenti specializzati su sostegno
Il sindacato rappresentato da Dubolino e Corrao, ha esposto le preoccupazioni riguardo al persistente problema delle supplenze annuali che coinvolgono più di 1.000 docenti solo nella provincia di Palermo.

Il sindacato Confintesa Scuola Sicilia-Lavoratori della Conoscenza, rappresentato da Dubolino e Corrao, ha diffuso una nota sindacale ribadendo la richiesta di stabilizzazione dei docenti specializzati in sostegno didattico. In questa dichiarazione, il sindacato ha esposto le preoccupazioni riguardo al persistente problema delle supplenze annuali che coinvolgono più di 1.000 docenti solo nella provincia di Palermo.

Le principali critiche si concentrano sull’instabilità professionale e sulla mancanza di continuità didattica per gli “alunni speciali”. Il sindacato si chiede il motivo per cui, nonostante il fabbisogno certo di docenti di sostegno, non si proceda alla stabilizzazione di coloro che sono già presenti in prima fascia. Si evidenzia anche la questione degli stressanti concorsi che i docenti specializzati devono affrontare, nonostante abbiano già superato procedure selettive equiparabili a un concorso ordinario o straordinario.
Nella nota inviata a vari ministeri e organi istituzionali, il sindacato pone domande dirette sull’efficacia delle attuali pratiche di assunzione. Si interroga sul motivo per cui si costringono i docenti di sostegno a cambiare scuola ogni anno, mettendo a rischio la continuità didattica per gli alunni disabili e le loro famiglie. Il sindacato sottolinea la contraddizione tra questa pratica e il superiore interesse costituzionalmente garantito degli alunni disabili.
Inoltre, si rileva che l’inserimento in prima fascia dei docenti di sostegno richiede una specifica carriera universitaria di specializzazione con un pubblico concorso, equiparabile a quello per il ruolo. Il sindacato rifiuta l’idea di duplicare le selezioni, suggerendo invece una soluzione che preveda la stabilizzazione graduale, nell’arco di un biennio, della prima fascia sostegno, con l’implementazione immediata del 50% di questa fascia per garantire continuità didattica e serenità al personale docente.
Il sindacato conclude la nota sottolineando che questa proposta rappresenterebbe anche un modo per porre fine al precariato e al mercato dei titoli culturali, che i docenti precari sono costretti a affrontare annualmente per mantenere la loro posizione nella graduatoria.
