Cuzzupi (UGL Scuola): “Sì al confronto sulle nuove Indicazioni del Ministero, ma senza paura del cambiamento”
Le nuove Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, proposte dal Ministro Giuseppe Valditara, stanno generando un vivace dibattito nel mondo del...

Le nuove Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, proposte dal Ministro Giuseppe Valditara, stanno generando un vivace dibattito nel mondo della scuola. Tra le voci che si sono espresse in merito spicca quella di Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale di UGL Scuola e componente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, che ha accolto positivamente l’avvio di una riflessione nazionale, sottolineando al contempo l’importanza di un confronto aperto e non ideologico.
Cuzzupi ricorda che l’ultimo aggiornamento delle Indicazioni risale al 2012, con il D.M. n. 254: “Un’operazione che, a distanza di oltre un decennio, era necessaria. I tempi cambiano e il bisogno di linee guida più aderenti alla realtà educativa attuale era diventato ormai improrogabile”. La sindacalista pone l’accento su come i bambini del primo segmento del percorso scolastico siano particolarmente sensibili ai mutamenti della società, e per questo le Indicazioni devono riflettere non solo la tradizione ma anche l’innovazione.
Apprezzata, dunque, l’architettura generale del documento e la fase di consultazione attualmente in corso. Secondo Cuzzupi, il documento cerca di equilibrare il sapere scolastico con la realtà, valorizzando temi chiave come inclusione, tradizione e cittadinanza democratica, in una visione che coniuga radici e futuro. Un approccio che guarda alle sfide del domani, a partire dalla multiculturalità e dalla preparazione al mondo del lavoro.
Tuttavia, non manca una nota di preoccupazione: “Temiamo – afferma Cuzzupi – che il dibattito possa essere vittima di pregiudizi ideologici e polarizzazioni, invece che un’occasione per un confronto costruttivo e sereno”. Per UGL Scuola, ogni confronto deve basarsi su proposte concrete e spirito collaborativo, evitando scontri di principio che rischiano di paralizzare l’innovazione.
Durante l’audizione al Ministero, l’organizzazione sindacale ha presentato riflessioni e suggerimenti in modo chiaro e motivato, dimostrando come sia possibile contribuire al miglioramento del documento senza stravolgerne la struttura. “Si tratta di un documento articolato, che dovrà poi essere declinato all’interno dell’autonomia didattica delle scuole. Per questo motivo, il confronto non può trasformarsi in un dibattito senza fine: è necessario procedere con spirito pratico e senza paura dei cambiamenti”.
Cuzzupi conclude con un appello alla responsabilità collettiva: “Dobbiamo tutto questo ai nostri giovani, che devono essere guidati con strumenti adeguati; lo dobbiamo alla società, che deve imparare a riconoscere e valorizzare i talenti; e lo dobbiamo al nostro Paese, che non può permettersi di perdere la propria rilevanza culturale e storica nel panorama internazionale”.
Le parole del Segretario UGL Scuola segnano un punto importante nel dibattito sulle nuove Indicazioni: un’apertura fiduciosa al cambiamento, nel segno del dialogo e della costruzione condivisa del futuro educativo italiano.