La Voce della Scuola

Decreto Scuola, presidio contro il maxi condono dei nuovi "TFA" dimezzati

In Piazza dei S.S. Apostoli a Roma, si è tenuto il presidio indetto dal “Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati”, mentre a Montecitorio si discuteva il D.L. 71 del 31 maggio 2024.I precari della...

A cura di Doriana D'Elia
19 luglio 2024 13:51
Decreto Scuola, presidio contro il maxi condono dei nuovi "TFA" dimezzati -
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In Piazza dei S.S. Apostoli a Roma, si è tenuto il presidio indetto dal “Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati”, mentre a Montecitorio si discuteva il D.L. 71 del 31 maggio 2024.

I precari della scuola si sono riuniti per denunciare le “assurdità” di un decreto che mina il futuro della scuola e l’inclusione per migliaia di studenti. Questo decreto alimenta il precariato e la mercificazione dei titoli, danneggiando lavoratori e alunni, in particolare quelli con maggiori esigenze educative.

Il presidio

A supportare il presidio sono scese in piazza forze politiche dell’opposizione, associazioni del settore e sindacati di base; tutti gli interventi hanno pienamente abbracciato quella che è una
battaglia non solo contingente al decreto, ma per il futuro stesso dell’intero comparto scuola, asse portante di un Paese. La chiusura al confronto del governo, che procede con scelte poco democratiche, sta compattando un fronte di opposizione che coinvolge partiti, sindacati di base, associazioni di settore, docenti precari e non, mondo della formazione, accademici e famiglie.
Numerosi sono stati gli interventi dei senatori, onorevoli e consiglieri, affiancati dai sindacati di base che hanno fatto da eco all’assemblea portata avanti dagli insegnanti presenti. Alle forze
intervenute è stato chiesto in maniera chiara di tessere le trame per una mobilitazione ampia e unitaria che preveda anche la possibilità di un referendum sulla scuola in autunno.

Perché dobbiamo preoccuparci?

Il Decreto 71, in vigore dal 1° giugno 2024, dimezza i crediti necessari per la specializzazione degli insegnanti di sostegno, passando da 60 a 30. Questo cambiamento rischia di compromettere la qualità dell’insegnamento e dell’assistenza agli studenti con disabilità, aggravando le difficoltà di inclusione scolastica. I nuovi TFA ridotti non prevedono prove di ingresso e sono erogati online, risultando in una formazione teorica e pratica insufficiente.

Le richieste al Ministero:
Creazione di una graduatoria ad esaurimento per coloro che hanno completato il Corso di Specializzazione da 60 CFU.
Inserimento in coda nelle graduatorie provinciali per supplenze (GPS) dei docenti con titoli esteri non riconosciuti.

Appello alle famiglie:
Chiediamo il vostro supporto per garantire un’istruzione di qualità e un’inclusione adeguata per tutti gli alunni. Uniamoci per far sentire la nostra voce contro queste riforme dannose.

Prossimi passi:
30 luglio: Assemblea nazionale online per mantenere alta l’attenzione.
Settembre: Mobilitazione in tutta Italia.
Insieme possiamo fare la differenza! 🌟

Hanno già aderito al nostro appello numerosi accademici di spicco e rappresentanti politici (lista in continuo aggiornamento):
Prof. Fabio Bocci (Uniroma3) Prof. Lucio Cottini (UniPG) Prof.ssa Annamaria Curatola (UniME) Prof.ssa Fernanda Fazio Prof. Dario Ianes (Libera Università di Bolzano) Prof. @Pasquale Moliterni (Uniroma4) Prof. Marco Pontis Prof.ssa Moira Sannipoli (UniPG) Prof. @Nicola Striano Dott.ssa Alessandra Bolzan On. Davide Faraone (Italia Viva) On. Elisabetta Piccolotti (Sinistra Italiana) Dott. Giuseppe Buondonno (Sinistra Italiana) Cobas Tuscia ARCAutismo CISS Abruzzo (Coordinamento Insegnanti Specializzati sul Sostegno) Fondazione Italiana Autismo FIABA ETS “Scuola e Formazione” UDSS (Unione Docenti di Sostegno Specializzati) CTS Calabria CTS Massa Carrara

 

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