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Dimensionamento: dopo la Campania anche l'Emilia Romagna non applica la norma. "Errore nei numeri previsti dal Ministero"

Dopo la Campania, anche l’Emilia-Romagna decide di non applicare i tagli e gli accorpamenti previsti dalla riforma del dimensionamento scolastico introdotta dal Governo. La decisione emiliana arriva i...

A cura di Redazione
17 dicembre 2024 22:33
Dimensionamento: dopo la Campania anche l'Emilia Romagna non applica la norma. "Errore nei numeri previsti dal Ministero" -
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Dopo la Campania, anche l’Emilia-Romagna decide di non applicare i tagli e gli accorpamenti previsti dalla riforma del dimensionamento scolastico introdotta dal Governo. La decisione emiliana arriva in un contesto già teso e segue la strada tracciata dalla Regione Campania, che ha ottenuto il blocco delle misure grazie a una sentenza del Tar Campano.

La sentenza del Tar Campano

In Campania, il presidente Vincenzo De Luca aveva contestato fin da subito i calcoli effettuati dal Ministero dell’Istruzione, sostenendo che i dati non riflettessero la reale situazione delle scuole regionali. La sentenza del Tar, che ha accolto le ragioni della Regione, ha rappresentato un precedente significativo, aprendo la strada ad altre contestazioni regionali. Il Tribunale Amministrativo ha riconosciuto come i numeri forniti dal Governo non corrispondessero alla realtà delle iscrizioni e ha quindi bloccato l’applicazione dei tagli.

L’Emilia-Romagna si accoda

A distanza di poco tempo, l’Emilia-Romagna ha deciso di seguire la stessa strada. Secondo il presidente Michele de Pascale e l’assessora alla Scuola Isabella Conti, i dati del Ministero sarebbero errati e porterebbero a un taglio ingiustificato delle autonomie scolastiche. I numeri ufficiali forniti dalla Regione parlano chiaro: a settembre 2024, le iscrizioni hanno registrato 531.037 studenti, quasi 10mila in più rispetto alle previsioni del Ministero che stimavano un calo.

La Giunta regionale ha dunque sospeso qualsiasi misura di accorpamento in attesa di formalizzare la propria posizione. Questo secondo stop regionale ha messo ulteriormente sotto pressione il Governo, che ora si trova di fronte a una doppia contestazione.

Cosa farà il Governo?

Resta da capire come reagirà l’esecutivo di fronte a questa doppia battuta d’arresto. Le opzioni sul tavolo sono principalmente due: ignorare la decisione delle Regioni o ricorrere nuovamente in sede giurisdizionale per difendere la riforma. Tuttavia, una risposta troppo rigida rischierebbe di esacerbare ulteriormente il dibattito politico e di fare il gioco del centrosinistra in due regioni chiave.

Il nodo politico: dimensionamento e autonomia differenziata

Secondo indiscrezioni, il tema del dimensionamento scolastico, insieme alla questione dell’autonomia differenziata, sta diventando un terreno di scontro politico sempre più acceso. La decisione di Campania ed Emilia-Romagna potrebbe radicalizzare le posizioni politiche in vista delle elezioni previste per il prossimo anno. Le Regioni guidate dal centrosinistra accusano il Governo di voler attuare tagli indiscriminati, mentre l’esecutivo ribadisce la necessità di razionalizzare le risorse sulla base di un presunto calo demografico rischiando di passare per il “nemico” della scuola, un mondo chiave nella strategia per vincere le elezioni.

La tutela delle scuole nei territori fragili

Michele de Pascale e Isabella Conti hanno ribadito che la priorità resta la tutela delle scuole nelle aree più fragili, come le zone montane e interne. Secondo i rappresentanti emiliani, applicare tagli basati su numeri errati comprometterebbe non solo il diritto allo studio ma anche l’equilibrio sociale ed educativo in territori già in difficoltà.

Fatto sta che con due Regioni che contestano apertamente i calcoli ministeriali e bloccano la riforma, il Governo si trova di fronte a una situazione delicata. La battaglia sul dimensionamento rischia di trasformarsi in un tema chiave della prossima campagna elettorale, con il rischio che lo scontro politico metta in secondo piano la reale necessità di garantire un sistema scolastico efficiente e inclusivo.

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