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Dimensionamento scolastico: De Luca torna alla carica. Nuovo stop del Tar della Campania

Il Tar della Campania torna a bloccare il dimensionamento scolastico nella regione, su richiesta del presidente Vincenzo De Luca. Già nei mesi scorsi il Tribunale Amministrativo Regionale aveva fermat...

A cura di Redazione
10 dicembre 2024 19:20
Dimensionamento scolastico: De Luca torna alla carica. Nuovo stop del Tar della Campania -
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Il Tar della Campania torna a bloccare il dimensionamento scolastico nella regione, su richiesta del presidente Vincenzo De Luca. Già nei mesi scorsi il Tribunale Amministrativo Regionale aveva fermato i tagli previsti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, sostenendo che i dati utilizzati fossero errati. Tuttavia, il successo iniziale della Regione era stato vanificato dal reclamo del Ministero, che aveva ottenuto una rapida revoca della sospensiva. Ora, De Luca ci riprova con una nuova motivazione, riaprendo una partita che sembra destinata a spostarsi nuovamente a Roma.

La nuova strategia di De Luca

Il presidente della Regione Campania ha presentato un nuovo ricorso al Tar, questa volta contestando non solo i dati sulla riduzione degli studenti – già oggetto del precedente contenzioso – ma anche la mancata considerazione di alcuni parametri socioeconomici e geografici nel calcolo del dimensionamento. Secondo la Regione, i criteri ministeriali penalizzano le aree interne e svantaggiate, aggravando la già critica situazione di molte scuole campane.

In sostanza, De Luca sostiene che il piano del Ministero non rispetti i principi di equità territoriale, riducendo il numero di autonomie scolastiche in modo sproporzionato rispetto alle effettive necessità del territorio. Questa nuova argomentazione punta a evidenziare non solo errori tecnici, ma anche un potenziale impatto discriminatorio del dimensionamento scolastico.

Il ruolo del Tar

Il Tar della Campania, accogliendo il nuovo ricorso, ha nuovamente sospeso le determinazioni ministeriali, imponendo al Ministero di rivedere i criteri utilizzati. Tuttavia, il precedente insegna che il Ministero potrebbe presentare un nuovo reclamo, portando il caso al Consiglio di Stato, dove le decisioni del Tar rischiano di essere ribaltate.

Lo scenario potrebbe quindi ripetersi: una vittoria momentanea per la Regione, seguita dal trasferimento della causa a Roma, fuori dal “regno” di Vincenzo De Luca. Il rischio per la Campania è che un eventuale commissario ad acta finisca per applicare i tagli senza possibilità di ulteriori opposizioni.

Una mossa elettorale?

Questa insistenza di De Luca contro il dimensionamento scolastico potrebbe avere anche una valenza politica. Con le elezioni regionali alle porte, il presidente potrebbe voler evitare di apparire responsabile dei tagli alle scuole, preferendo che sia il Ministero – o un commissario – a portare avanti le misure impopolari. Una strategia che lo metterebbe al riparo dalle critiche, permettendogli di presentarsi come il difensore del sistema scolastico campano.

Come finirà?

La vicenda resta aperta, ma il precedente suggerisce che il Ministero potrebbe avere nuovamente la meglio, imponendo il dimensionamento scolastico anche contro la volontà della Regione. Se così fosse, si confermerebbe una dinamica ricorrente: le regioni possono rallentare i piani ministeriali, ma difficilmente riescono a bloccarli del tutto. La domanda che rimane è se questa battaglia rappresenti davvero un atto di difesa delle scuole campane o se sia invece una mossa tattica per scaricare altrove la responsabilità di scelte impopolari.

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