Dirigenti scolastici fuori regione: monta la protesta per il diritto alla mobilità
Un gruppo di dirigenti scolastici vincitori del concorso nazionale 2017 ha lanciato una petizione online per chiedere il riconoscimento del diritto alla mobilità interregionale, negato dalla bozza del nuovo contratto per la categoria.

Un gruppo di dirigenti scolastici vincitori del concorso nazionale 2017 ha lanciato una petizione online per chiedere il riconoscimento del diritto alla mobilità interregionale, negato dalla bozza del nuovo contratto per la categoria.
La petizione, intitolata “Sostieni il merito, sostieni la mobilità dei dirigenti scolastici fuori regione“, denuncia la situazione di “inaccettabile disparità di trattamento e forzatura delle leggi vigenti” che subiscono i dirigenti assegnati a regioni diverse da quelle di residenza, senza poter scegliere la sede di lavoro.
I firmatari della petizione, che ha già raccolto oltre 2.000 adesioni, chiedono che la mobilità interregionale sia una materia di contrattazione e non di semplice confronto, come previsto dalla bozza, e che sia garantita su tutti i posti disponibili, senza limitazioni.
I dirigenti scolastici fuori regione rivendicano il diritto a una mobilità nazionale, che è alla base di tutta la pubblica amministrazione, e che tiene conto del merito, della lealtà e della fiducia che caratterizzano il rapporto di lavoro.
La petizione critica anche il contesto di “generalizzate sanatorie e accantonamento di posti per bandire, a danno dei contribuenti, concorsi dove non servono“, che penalizza chi già lavora nel ruolo e chi ha vinto il concorso nazionale.
La petizione è stata lanciata sul sito Change.org e può essere firmata da chiunque voglia sostenere la causa dei dirigenti scolastici fuori regione.
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