DL Sport e Scuola: D'Aprile (UIL), ridotti ATA per "fare cassa"
Giuseppe D'Aprile, Segretario Generale della UIL Scuola, critica il decreto che comporterà una significativa riduzione di 973 unità di personale ATA, aggravando la già diffusa precarietà.

Il Decreto Legge “Sport e Scuola“, attualmente all’esame del Senato, ha suscitato polemiche e preoccupazioni nel mondo della scuola, soprattutto per quanto riguarda i tagli al personale Amministrativo, Tecnico e Ausiliario (ATA). Secondo Giuseppe D’Aprile, Segretario Generale della UIL Scuola, il decreto comporterà una significativa riduzione di 973 unità di personale ATAnelle scuole, aggravando la già diffusa precarietà del settore.

L’aspetto più controverso riguarda l’implementazione di un emendamento che prevede il contingente di 242 collaboratori scolastici e 721 assistenti amministrativi e tecnicida accantonare provvisoriamente, senza possibilità di sostituzione, nell’organico del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. Secondo D’Aprile, questo provvedimento rappresenta un grave taglio alle risorse delle scuole, senza fornire alternative adeguate per garantire il normale funzionamento degli istituti.
“Si tolgono così alle scuole 973 unità di personale ATA, senza oltretutto la possibilità di essere sostituiti“, ha dichiarato D’Aprile in una nota stampa. Tale decisione, secondo il sindacalista, rischia di intensificare le difficoltà operative già esistenti, con migliaia di scuole che potrebbero trovarsi con un solo collaboratore scolastico a gestire adempimenti sempre più complessi e articolati.
Inoltre, il decreto prevede disposizioni riguardanti il collocamento in posizione di comando del personale ATA, con limiti temporali che potrebbero portare alla perdita della sede di titolarità dopo un quinquennio di assegnazione, complicando ulteriormente la stabilità lavorativa.
D’Aprile ha criticato aspramente le scelte del governo, definendo l’intervento “peggiorativo” e mirato a “fare cassa” a spese del corretto funzionamento delle scuole e del benessere della comunità educante. Ha inoltre sottolineato la necessità di un intervento straordinario per l’immissione in ruolo di tutto il personale ATA necessario, anziché procedere con tagli che compromettono ulteriormente il sistema educativo.
D’aprile ha concluso richiamando l’attenzione su una politica educativa che rispetti le necessità reali delle scuole e dia risposte concrete alle sfide quotidiane, piuttosto che enfatizzare esclusivamente criteri di contenimento della spesa.
Il Decreto Legge “Sport e Scuola” continua a dividere le opinioni in Parlamento e nel mondo della scuola, con le organizzazioni sindacali che promettono battaglia per tutelare i diritti e le condizioni di lavoro del personale ATA, cruciale per il funzionamento quotidiano degli istituti scolastici italiani.