Dolore alla spalla e cervicale
Dolore alla spalla e cervicale, quali correlazioni

Dolore alla spalla e cervicale, quali correlazioni
La spalla è una delle articolazioni più complesse e mobili del corpo umano. È un’articolazione a “sfera e cavità”, il che significa che la testa dell’omero (il braccio) si articola con una cavità poco profonda nella scapola, chiamata glenoide. Questa struttura permette una gamma di movimenti incredibilmente ampia, ma allo stesso tempo rende la spalla vulnerabile a lesioni e instabilità. Il dolore alla spalla può derivare da una varietà di cause, che vanno da problemi muscolari a lesioni articolari o neurologiche. Tendiniti, borsiti, lesioni muscolari o ossee sono alcune delle problematiche che coinvolgono questa articolazione.
Per un corretto funzionamento della spalla è importante mantenere una buona mobilità per evitare una maggiore sollecitazione sulle strutture tendinee. La spalla è in grado di eseguire svariati movimenti in tutti i piani dello spazio; flesso estensione, adduzione e abduzione, rotazione esterna e interna, protrazione e retrazione. Il movimento è permesso grazie all’attivazione di alcuni muscoli (agonisti) e il
rilassamento di altri (antagonisti) ; non solo dei muscoli “propriamente” della spalla, ma anche di quelle strutture muscolari che “legano” la spalla a zone limitrofe del corpo.
Per esempio alcuni muscoli come il trapezio, lo sternocleidomastoideo, romboide mettono in connessione la spalla con altre strutture tra cui la zona cervicale. Ne consegue che una tensione eccessiva del collo con una riduzione della sua mobilità possa influire negativamente sulla libertà della spalla nel compiere determinati movimenti. Se un paziente soffre di rigidità al collo, con o senza dolore, quasi sicuramente non avrà un ottimale mobilità delle spalle che può determinare a medio e lungo termine
situazioni di dolore. Come dicevamo in precedenza alcune problematiche della spalla possono derivare
anche da fattori neurologici.
Dalle vertebre cervicali emergono le radici nervose del nervo brachiale il quale trasmette segnali motori e sensoriali tra il cervello e gli arti superiori. Il nervo brachiale è un vero e proprio plesso responsabile della mobilità e della sensibilità (tatto, dolore e temperatura). Lesioni o compressioni nella zona cervicale possono causare dolore o debolezza alla spalla. In presenza di un’ ernia del disco cervicale (importante) si possono manifestare radicolopatie che si riflettono come dolore o formicolio nella spalla e nel braccio.
Di conseguenza una eccessiva rigidità della cervicale e della zona dorsale possono ridurre lo spazio tra una vertebra e l’altra, provocando uno schiacciamento del disco intervertebrale e aumentare la probabilità di generare un ernia. Formicolio, debolezza, dolore irradiato relativo all’arto superiore possono derivare da problematiche neurologiche del tratto cervicale /dorsale; in queste situazioni l’ernia
cervicale è a contatto con la radice nervosa del plesso brachiale. Anche la postura può avere delle ripercussioni sul funzionamento della spalla. Coloro che svolgono dei lavori sedentari tendono a sviluppare una postura dove la posizione del collo risulta proiettata in avanti e in basso, con le spalle che si chiuderanno verso il centro del corpo. Tale condizione provoca un’accorciamento muscolare dei muscoli del collo, riducendo la mobilità degli arti superiori.
In sintesi per mantenere una buona funzionalità della spalla è importante considerarla come parte integrante di un sistema; non può esserci massima libertà di movimento di questa articolazione se alcuni distretti articolari limitrofi sono carenti in termini di mobilità. Il tratto cervicale influenza la spalla e viceversa; le basi di un percorso rieducativo ottimale non possono ridursi solo all’articolazione dolorante, ma devono coinvolgere e migliorare la funzionalità dell’intero sistema. Quindi se si vuole migliorare la forza, la mobilità e la stabilità della spalla è necessario migliorare anche la funzionalità della cervicale e dell’intera colonna vertebrale.