Domande sbagliate al concorso 2022. Il dossier Arcangeli finisce alla Corte dei Conti
Ricordate la vicenda del concorso docenti svoltosi nel 2022 con decine di domande sbagliate? Fece clamore l’ intervento del padre della teoria sulle intelligenze multiple, Howard Gardner, che scrisse...

Ricordate la vicenda del concorso docenti svoltosi nel 2022 con decine di domande sbagliate? Fece clamore l’ intervento del padre della teoria sulle intelligenze multiple, Howard Gardner, che scrisse addirittura al ministero per segnalare l’ errore in una domanda avente ad oggetto proprio la sua teoria. A raccogliere gli strafalcioni del ministero era stato il professor Massimo Arcangeli, in un maxi-dossier di 700 pagine contenenti perizie puntuali che dimostravano come i risultati del concorso appena svolto fossero irrimediabilmente falsati ed il concorso da rifare.
A prendere in carico il dossier sul quizzone “ammazzaprecari” e promettere un intervento che riconoscesse ufficialmente gli errori e la conseguente necessità di rivedere le graduatorie era stata la sottosegretaria all’ Istruzione del nuovo governo, Paola Frassinetti che aveva promesso “la direzione da prendere è quella della rettifica dei punteggi, accogliendo le segnalazioni di domande contenenti errori”.
Oggi torna sulla vicenda Cristina Benenati de “La Stampa” che spiega come dopo il silenzio totale che aveva avvolto la vicenda nelle ultime settimane, il professor Arcangeli con l’ avvocato Vincenzina Salvatore abbia depositato un esposto alla Corte dei Conti per chiedere alla magistratura contabile di intervenire direttamente per disporre “nuovamente la correzione delle domande errate, ambigue o mal formulate”.
Spiega l’ articolo (che trovate a questo link Concorso docenti, errori nei testi. I candidati bocciati: esposto alla Corte dei Conti – La Stampa) che le dimensioni del fenomeno non sono affatto marginali, come inizialmente il Ministero aveva provato a dire, trattandosi di “un 10% di domande contenenti errori di forma o di contenuto, di circa 1500 aspiranti prod che non sono potuti accedere all’ orale”. In pratica “una domanda su dieci era errata e andava invalidata”, con tutte le conseguenze del caso per chi non è stato ammesso all’ orale, ma anche per chi ha passato la prova accumulando risposte che gli esperti dichiarano sbagliate.