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Doveri del giornalista: Nuovo Codice Deontologico in vigore dal 1° giugno 2025

Doveri del giornalista: Nuovo Codice Deontologico in vigore dal 1° giugno 2025

A cura di Redazione
11 giugno 2025 11:37
Doveri del giornalista: Nuovo Codice Deontologico in vigore dal 1° giugno 2025 -
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Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti (CNOG) ha adottato il nuovo Codice deontologico, sostitutivo del precedente Testo Unico dei doveri del giornalista, in una seduta unanime l’11 dicembre 2024. Dal 1° giugno 2025 è ufficialmente entrato in vigore il testo, più sintetico, agile e aggiornato alle sfide contemporanee.

Principi generali e struttura del Codice

Il nuovo Codice, articolato in otto titoli e 40 articoli, tutela:

  • Libertà di informazione e critica (art. 1): aderenza alla Costituzione e alla legge n. 69/1963.

  • Diritto all’informazione (art. 2): promozione di una informazione libera e pluralistica

La struttura del Codice comprende:

  1. Fonti normative e principi generali (Titolo I)

  2. Ambiti di applicazione (Titolo II)

  3. Doveri verso le persone (Titolo III)

  4. Doveri relativi all’informazione (Titolo IV)

  5. Formazione e lavoro giornalistico (Titolo V)

  6. Procedimenti disciplinari (Titolo VI)

  7. Sanzioni (Titolo VII)

  8. Disposizioni finali (Titolo VIII)

Focus su temi attuali

Tutela delle persone vulnerabili

Il Codice rinnova e rafforza le disposizioni dedicate a minori, persone fragili, vittime di violenza, differenze di genere, migranti, rifugiati e disabili, prendendo example da carte storiche come Treviso, Perugia e Roma .

  • Art. 13 – Differenze di genere: richiede un linguaggio rispettoso e privo di stereotipi, proteggendo le vittime di femminicidio e discriminazioni.

  • Art. 14 – Persone migranti e rifugiate: vieta espressioni denigratorie e richiede la tutela dell’identità, se non esplicitamente autorizzata.

Intelligenza artificiale

L’articolo 19, grande novità del Codice, disciplina l’uso dell’Intelligenza artificiale (inclusa quella generativa):

  • vieta che l’IA sostituisca totalmente il lavoro giornalistico;

  • impone di segnalare chiaramente l’uso dell’IA;

  • obbliga a verificare fonti e veridicità delle informazioni prodotte con l’IA

Formazione, lavoro, iter disciplinare

  • Introduce obblighi di formazione continua (art. 28) e rafforza le responsabilità gerarchiche nelle redazioni (art. 29)

  • Stabilisce procedure dettagliate per i procedimenti disciplinari (Titolo VI) e le sanzioni (Titolo VII)

  • È prevista una norma transitoria: i procedimenti iniziati prima del 1° giugno 2025 seguiranno il Testo Unico previgente (2016, aggiornato 2021)

Perché un nuovo Codice?

  • Sintesi e modernità: il testo è più chiaro e snello rispetto al precedente .

  • Adeguamento storico: unifica numerosi protocolli deontologici (Treviso, Roma, Firenze, ecc.) in un quadro complessivo aggiornato.

  • Risposta alle sfide attuali: riflette l’importanza della tutela dei diritti individuali e dell’integrazione tecnologica nel giornalismo moderno.

Il nuovo Codice deontologico, in vigore dal 1° giugno 2025, rappresenta un passo avanti significativo per la professione giornalistica in Italia: più agile, inclusivo e responsabile. Con un forte focus su diritti individuali, linguaggio non discriminatorio e uso etico dell’IA, getta le basi per un giornalismo professionale più consapevole, corretto e attento alle trasformazioni sociali e tecnologiche.

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