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Elezioni regionali 2023, l’astensione risultato di una politica che non ascolta (anche la scuola)

Elezioni regionali 2023. L’alto astensionismo rimanda a una politica divenuta autoreferenziale, sorda alle reali richieste anche della scuola.Elezioni regionali 2023, si governa con una minoranza di v...

14 febbraio 2023 15:33
Elezioni regionali 2023, l’astensione risultato di una politica che non ascolta (anche la scuola) - Unrecognizable male voter holds in his hand a ballot above the ballot box
Unrecognizable male voter holds in his hand a ballot above the ballot box
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Elezioni regionali 2023. L’alto astensionismorimanda a una politica divenuta autoreferenziale, sorda alle reali richieste anche della scuola.

Elezioni regionali 2023, si governa con una minoranza di voti

Elezioni regionali 2023. Esultano i vincitori: Rocca e Fontana. Dal loro punta di vista non può essere altrimenti. Dicono qualcosa sul significativo astensionismo registrato. Poi, ovviamente passano ad altro. Aritmeticamente gli astensionisti rappresentano il primo polo o partito d’Italia. Questa mattina molti sono i commenti sui giornali. Ognuno dà una spiegazione allo tsunami dell’astensione. G. Buccini (Il Corriere della Sera) è convinto che è il frutto di una politica rissosa che punta al chiacchiericcio. I. Sales (La Repubblica) invece è persuasa che la causa sia nella percezione che il cambiamento sia impossibile, in quanto la politica è decisa dagli Usa e dalla Comunità Europea (La Verità). La scarsa incidenza sulla vita quotidiana è evidenziata da F. Schianchi (La Stampa), che conduce all’indifferenza dell’elettore (M. Ravelli Il Fatto Quotidiano).

La sordità della politica anche sulla scuola

Sintetizzando si può affermare che il cittadino non comprende più una politica sorda, lontana dai problemi reali. E’ complice anche la stampa e in genere i massmedia che seguendo la regola dei tre-cinque giorni (dopo cala l’attenzione del lettore o spettatore) amplificano spesso temi lontani dalle persone (la giustizia, le incomprensioni Macron- Meloni…).
Anche sulla scuola la politica non ascolta le reali esigenze, spesso oscurate da adeguati filtri. Questi sono i cosiddetti “esperti d’aula” che discettano sull’autonomia differenziata, sul merito scolastico…
I reali problemi, alcuni in mano agli Enti locali (Regioni, Comuni), come l’installazione dei sistemi di areazione e riciclo dell’aria sono stati annunciati come prossimi alla soluzione. Purtroppo, nonostante la legge del febbraio 2022 e le linee guida di fine estate, chi vive ed entra nelle aule riscontra solo l’apertura delle finestre.
Quindi perché meravigliarsi dell’astensionismo che esprime una sofferenza, un disagio inascoltato dalla politica?

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