Emergenza educativa e discriminazioni: il CNDDU chiede al Ministro una svolta strutturale
Emergenza educativa e discriminazioni: il CNDDU chiede al Ministro una svolta strutturale

Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani rivolge un appello formale e urgente al Ministro dell’Istruzione e del Merito affinché venga avviata una riforma strutturale della scuola secondaria di primo grado, oggi in evidente difficoltà nel rispondere efficacemente alle esigenze formative degli studenti e della società contemporanea.
I dati delle Prove INVALSI 2024 e degli esami di Stato conclusivi del primo ciclo confermano una grave inefficienza del sistema scolastico: solo il 60% degli studenti raggiunge il livello base in Italiano e il 56% in Matematica. Nel Sud Italia, le percentuali calano drasticamente, accentuando il divario territoriale e minando i principi costituzionali di equità e pari opportunità. L’attuale impianto formativo non è più in grado di rispondere adeguatamente alle sfide educative del presente.
Per questo, il CNDDU rilancia con forza la proposta già presentata: inserire nei quadri orari della scuola secondaria di primo grado un’ora settimanale di Educazione alla legalità, affidata a docenti della classe di concorso A046 – discipline giuridiche ed economiche. Un intervento educativo urgente, necessario alla luce della crescita esponenziale dei fenomeni di bullismo, cyberbullismo, disagio giovanile e formazione di baby gang, specie in età adolescenziale. Solo attraverso un’azione sistemica e preventiva sarà possibile formare cittadini consapevoli, responsabili e rispettosi delle regole democratiche.
La classe di concorso A046, tuttavia, continua a essere gravemente penalizzata: dati ministeriali evidenziano assenza di immissioni in ruolo, scarsissimi posti nei concorsi ordinari e straordinari, e blocchi nei trasferimenti interprovinciali. Una condizione di palese discriminazione, inaccettabile per una disciplina strategica nella formazione civica ed etico-sociale delle nuove generazioni.
Il CNDDU ha inoltre ricevuto decine di segnalazioni da parte di docenti A046 con oltre vent’anni di servizio, assegnati a sedi a migliaia di chilometri di distanza dalle proprie famiglie e residenze, senza possibilità di rientro, nemmeno in presenza di condizioni di fragilità personale o familiari tutelate dalla Legge 104/92. Una situazione che denunciamo con forza, in quanto profondamente lesiva dei diritti umani e della dignità lavorativa.
Alla luce di quanto sopra, il Coordinamento invita il Ministro ad inviare una comunicazione ufficiale agli Ambiti Territoriali (ex Provveditorati) affinché, nella fase di assegnazione provinciale, sia data priorità al rientro dei docenti della classe A046, anche tramite l’utilizzo di posti di potenziamento nella scuola secondaria di secondo grado, specie in presenza di documentazione relativa alla Legge 104/92. Una misura necessaria per garantire giustizia, tutela della salute e coesione familiare.
Una vera riforma della scuola non può prescindere dal riconoscimento del valore dell’educazione alla legalità e dalla valorizzazione di tutti i docenti che si impegnano ogni giorno per costruire una società più giusta. È tempo di agire.
Prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU