Enrico Galiano: “Scegliere la scuola a 13 anni? Assurdo. Orientamento è capire chi sei, non che lavoro farai”
Enrico Galiano: “Scegliere la scuola a 13 anni?

Lo scrittore e docente Enrico Galiano, sulle pagine de La Nazione, ha espresso la sua opinione sulla scelta del percorso scolastico in età adolescenziale e sulla recente proroga delle iscrizioni. Secondo Galiano, decidere quale scuola frequentare a soli 13 anni è un processo in parte “assurdo”, poiché riduce un passaggio delicatissimo della vita a una prospettiva unicamente pratica o professionale.
L’orientamento: più di una scelta lavorativa
Per l’autore, oggi i ragazzi subiscono troppe pressioni sul “che cosa farai da grande” anziché essere accompagnati a scoprire “chi sei” e “cosa ti appassiona”. L’orientamento scolastico, dunque, non può limitarsi a un elenco di possibili sbocchi lavorativi, ma dovrebbe diventare un vero e proprio percorso di introspezione. Solo in questo modo i giovanissimi potranno affrontare la scelta con una maggiore consapevolezza, evitando di sentirsi incasellati in un ruolo o in un mestiere prima ancora di averne scoperto l’essenza.
Il commento sulla proroga delle iscrizioni
La recente decisione del Ministero dell’Istruzione e del Merito di posticipare l’apertura delle iscrizioni scolastiche dall’8 al 21 gennaio (per l’anno 2025-26, ma con effetti anche su eventuali scelte imminenti) è stata, secondo Galiano, un’occasione per ribadire quanto sia necessario riflettere meglio e più a lungo su questo passaggio. Se da un lato il rinvio concede alle famiglie qualche settimana in più, dall’altro non risolve completamente il nodo dell’orientamento. Perché se la scelta resta improntata a logiche puramente funzionali (quale scuola offre più sbocchi lavorativi, quale liceo è più rinomato ecc.), il rischio è che i ragazzi non abbiano modo di esplorare i propri interessi e di “ascoltare la propria voce interiore”.
Una scuola che accompagni i talenti
Nella sua riflessione, Galiano richiama la scuola a farsi protagonista di un nuovo modello di orientamento, incentrato sulla scoperta di potenzialità e talenti dei singoli. Uno dei compiti principali dovrebbe essere quello di:
Proporre esperienze e laboratori che stimolino la curiosità dei ragazzi nelle diverse discipline, dalle materie umanistiche a quelle scientifiche, passando per l’arte e la musica.
Promuovere il dialogo tra docenti, alunni e famiglie, per valutare insieme attitudini, interessi e ambizioni.
Educare all’autonomia di pensiero, perché ogni allievo possa costruire un’idea del proprio futuro non soltanto basandosi su dati esterni (occupazione, trend del mercato) ma anche su desideri personali e sensibilità.
Un appello a genitori e insegnanti
Il messaggio di Galiano si rivolge in particolare ai genitori e ai docenti, spesso in ansia per il futuro dei ragazzi e tentati di scegliere al posto loro, di “metterli su una strada sicura”. Tuttavia, dice Galiano, “il miglior regalo che si possa fare a un tredicenne è lasciarlo libero di esplorare, di sbagliare, di trovare la propria strada anche attraverso tentativi ed errori”. Una scelta motivata e sentita, maturata in un contesto di ascolto e fiducia, potrà garantire un percorso scolastico ed esistenziale più sereno.
Riferimenti
- Enrico Galiano: scrittore, docente e autore del romanzo Eppure cadiamo felici e di molti altri titoli di successo. Maggiori informazioni sono disponibili sul suo profilo facebook: https://www.facebook.com/enricogalianoautore/?locale=it_IT
- La Nazione: quotidiano in cui Enrico Galiano ha espresso il suo punto di vista sulla scelta scolastica a 13 anni e sulla proroga delle iscrizioni. Per approfondimenti, visitare www.lanazione.it.
- Ministero dell’Istruzione e del Merito: www.miur.gov.it (per le ultime novità su proroghe e modalità di iscrizione scolastica).