FEMMINICIDIO. Manzi, Valditara divisivo, si lavori insieme per prevenzione a scuola
FEMMINICIDIO. Manzi, Valditara divisivo, si lavori insieme per prevenzione a scuola

“Dopo l’ennesimo brutale femminicidio di una giovanissima donna, la segretaria del Pd, Elly Schlein ha rivolto un doveroso e necessario appello a tutte le forze politiche per lavorare insieme per attuare una strategia culturale in tutte le scuole per educare all’affettività e al rispetto.Il problema culturale di questo Paese è che il patriarcato pervade la nostra società: per questo bisogna fare una grande battaglia culturale, educativa che parta dalle scuole.Dispiace, dunque, che il Ministro Valditara non colga l’opportunità di dimostrare unità di intenti, abbandonandosi -in ben due interviste- alla solita stanca propaganda e a un attacco immotivato alle opposizioni. In questo momento servirebbe ben altra statura e responsabilità”. Lo dichiara Irene Manzi, responsabile nazionale scuola Pd.“Purtroppo, al di là delle solite chiacchiere a cui ci ha abituato -sostiene Manzi- Valditara ha fatto ben poco per promuovere l’educazione all’affettività o alla sessualità nelle scuole, nascondendosi -come fa anche oggi- dietro la delirante teoria del gender tanto cara agli ambienti dell’ultradestra mondiale. Facciamo chiarezza. Un governo di centrosinistra, con Valeria Fedeli, ha promosso -grazie alla legge 107- il Piano nazionale per l’educazione al rispetto con cui le scuole hanno realizzato numerose iniziative. È il governo di destra che, contro la volontà del Parlamento, ha spostato i fondi previsti in legge di bilancio dall’emendamento Magi per sostenere progetti di educazione alla sessualità a favore di corsi di formazione degli insegnanti sui temi della fertilità e della natalità. È il governo di destra che ha previsto l’assurda misura sul consenso preventivo delle famiglie per ogni iniziativa attinente la sessualità, rendendo così molto più complicato il lavoro e l’autonomia delle scuole. È il governo di destra che nelle nuove indicazioni nazionali per il curriculo, nelle poche righe destinate al tema, ha definito la violenza di genere una “triste patologia”.“Chiediamo al Ministro di smetterla di cercare colpevoli, abbandonare la postura ideologica e promuovere un’ampia convergenza tra le forze politiche per approvare una legge. Dia un segnale forte. L’allora ministra Fedeli aveva coinvolto e lavorato con tutte le forze politiche e associative perché su questi temi non ci si può dividere. Lo stesso e’ stato fatto nella scorsa legislatura dalla commissione femminicidi presieduta da Valeria Valente con conclusioni che potrebbero essere molto utili per impostare anche il lavoro presente. Sono in grado al governo di portare avanti un’unità di intenti su questo tema o sono ostaggio di una maggioranza ideologica? Chiediamo al Ministro Valditara se almeno per il contrasto alla violenza di genere si può mettere da parte lo scontro politico e far fare un passo avanti al Paese”. Così conclude Manzi