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FLC CGIL al MIM sui corsi abilitanti: ridurre i costi ed aumentare l'offerta formativa. Nota

La FLC CGIL ha anticipato ieri 13 giugno i contenuti del DPCM che dovrebbe regolare le modalità di erogazione dei nuovi corsi abilitanti, la cui partenza è  prevista per il prossimo autunno e comunque...

14 giugno 2023 11:07
FLC CGIL al MIM sui corsi abilitanti: ridurre i costi ed aumentare l'offerta formativa. Nota -
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La FLC CGIL ha anticipato ieri 13 giugno i contenuti del DPCM che dovrebbe regolare le modalità di erogazione dei nuovi corsi abilitanti, la cui partenza è  prevista per il prossimo autunno e comunque entro l’a.s. 2023/24. Il costo massimo dei corsi sarà di 2500 euro per quelli da 60 cfu riservati a prime abilitazioni, e 2000 euro per gli studenti che frequenteranno i corsi in contemporanea al percorso di laurea magistrale, nonché per i docenti che intendono conseguire ulteriore abilitazione con 30 cfu, per quelli abilitati sul sostegno che devono abilitarsi anche su materia, ed infine per quelli che, una volta superato il concorso, dovranno completare la loro formazione con 30 cfu nell’anno di prova con contratto a tempo determinato.

Per le riserve si parla di un 40% dei posti per il primo ciclo dei corsi di formazione, e del 30% per il secondo e terzo ciclo calcolata sul totale dell’offerta formativa programmata e accreditata per ogni classe di concorso in ciascuna Università o istituzione Afam. I corsi saranno erogati in presenza con massimo un 20% in via telematica, non applicabile ad attività di laboratorio e tirocinio, e per il pagamento sarà spendibile la Carta docenti, in fase di estensione anche ai precari con contratto al 31 agosto. I rappresentanti del MIM hanno lasciato intendere di voler aumentare la percentuale di ore in via telematica, mentre la FLC CGIL ha proposto riduzione dei costi con finanziamento da parte del MIM, di questa formazione in ingresso che in effetti, al momento, ha tutta l’aria di un nuovo grande mercato per Enti preposti e Università; rispetto ai pas del 2013/14 si rileva un aumento di 500 euro, essendo di 2000 euro all’epoca il costo del corso da 60 cfu, e senza considerare che non avevamo il potere d’acquisto dilaniato dell’inflazione alle stelle, 1,2% in media nel 2013 contro il 7,6% registrato a maggio 2023 (dati ISTAT), relativamente ad uno stipendio pressoche’ invariato.  Altra richiesta di FLC CGIL l’aumento dell’aliquota attuale del 40%, che appare insufficiente per precari, ingabbiati e docenti di sostegno sprovvisti di abilitazione. – abbiamo chiesto di essere riconvocati per un riscontro in merito alle modifiche che verranno accolte – conclude la nota FLC con tutte le anticipazioni.

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