Fondi, classe composta da soli studenti indiani: le famiglie italiane scelgono altre scuole. I genitori degli alunni stranieri: «È discriminazione»
Una polemica è esplosa a Fondi, in provincia di Latina, a causa della composizione delle classi prime di una scuola primaria, che ha portato alcune famiglie a prendere decisioni drastiche.

Una polemica è esplosa a Fondi, in provincia di Latina, a causa della composizione delle classi prime di una scuola primaria, che ha portato alcune famiglie a prendere decisioni drastiche.
Nella classe in questione, oltre la metà degli alunni, 14-16 su 28, provengono da paesi come India, Pakistan e Albania. Questo ha spinto 12 famiglie italiane a ritirare i propri figli dalla scuola e iscriverli in altri istituti della città.
L’episodio ha immediatamente scatenato reazioni, in particolare dalla comunità indiana, che ha denunciato l’accaduto come un esempio di discriminazione. Gurmuk Singh, presidente della comunità indiana del Lazio, ha criticato duramente la suddivisione delle classi, sottolineando come la scelta di creare sezioni basate sulla nazionalità comprometta l’integrazione. Singh ha dichiarato: “Hanno creato tre classi, una con soli studenti indiani, una con albanesi e una con italiani. Ma questa è integrazione?”. La comunità indiana, riunita nel proprio tempio, sta valutando di ritirare anch’essa i propri figli dalla scuola coinvolta.
Il sindaco di Fondi, intervistato dal Tgr Lazio, ha definito la situazione come frutto di una “presenza esuberante di stranieri”, e ha espresso solidarietà con la preside della scuola, amareggiata dall’accaduto.
La posizione dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR) del Lazio
L’USR Lazio, dopo aver consultato la dirigenza scolastica e gli uffici locali di Latina, ha inviato una comunicazione ufficiale alla scuola invitando a rivedere la composizione delle classi. L’obiettivo è ristabilire un bilanciamento più equo tra studenti italiani e stranieri nelle classi prime.
Le parole della preside
La preside Adriana Izzo ha espresso il suo dispiacere per la vicenda, affermando che la situazione l’ha profondamente colpita, sia come persona sia come dirigente scolastica. Intervistata da La Repubblica, Izzo ha spiegato che la scuola ha registrato un numero di studenti di diverse etnie che ha superato il 50% nella classe prima. Questo ha portato, nelle prime settimane di settembre, a un esodo improvviso di studenti italiani verso altre scuole, alterando così l’equilibrio iniziale della composizione delle classi.