Gilda-Unams: Dubbi al Senato Riguardo al Disegno di Legge per la Filiera Tecnologico-Scientifica nelle Scuole Tecniche
La Federazione Gilda-Unams ha sollevato interrogativi significativi nei confronti del Senato della Repubblica in merito al disegno di legge S.924 sull'istituzione della filiera formativa tecnologico-scientifica per gli Istituti Tecnici.

La Federazione Gilda-Unams ha sollevato interrogativi significativi nei confronti del Senato della Repubblica in merito al disegno di legge S.924sull’istituzione della filiera formativa tecnologico-scientifica per gli Istituti Tecnici.

Attraverso una memoria inviata al Senato, la delegazione della Gilda-Unams, rappresentata dal Presidente della 7^ Commissione Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport, ha sottolineato dubbi e opinioni cruciali.
La Gilda-Unams crede fermamente che sia essenziale affrontare un dibattito di rilevanza cruciale per il futuro degli Istituti Tecnici e Professionali. Riconoscendo la necessità di interventi legislativi che promuovano un equilibrio tra gli indirizzi liceali e quelli tecnico-professionali, la Federazione esprime preoccupazione riguardo al collasso della formazione tecnica e professionale in seguito ai tagli derivanti dalla Riforma Gelmini.
La memoria inviata al Senato evidenzia la volontà di ristabilire un equilibrio, ispirandosi a modelli educativi di successo presenti in Paesi avanzati come la Germania. Tuttavia, la Gilda-Unamsesprime preoccupazione riguardo alle sperimentazioni quadriennali proposte nel disegno di legge, ritenendole inaccettabili in quanto potrebbero compromettere la qualità dell’istruzione tecnica.
La Federazione propone, tra le rettifiche al disegno di legge, la validazione del percorso quadriennale mediante il superamento degli esami di Stato, al fine di garantire parità con le scuole Statali o Paritarie. La Gilda-Unams, pur apprezzando l’opportunità di partecipare al dibattito, sostiene che il disegno di legge S.924 debba essere rivisto per assicurare un futuro più promettente all’istruzione tecnologica e professionale in Italia.